Romelu Lukaku sulla strada degli Azzurri: la vittoria per 1-0 (gran gol di Thorgan Hazard al 42') sul Portogallo di Cristiano Ronaldo, che ha sprecato troppo al termine di una sfida frenetica e nervosa, mette il Belgio davanti alla nazionale di Mancini nel quarto di finale in programma venerdì sera alle 21 all'Allianz Arena di Monaco. La vincente sfiderà in semifinale chi la spunterà nell'altro quarto, i cui avversari usciranno dalle sfide in programma domani sera e cioè Croazia-Spagna (ore 18) e Francia-Svizzera (21).
Attorno a questa Italia di volti e gioco che sanno di futuro l'entusiasmo è inarrestabile: ieri sera lo share della sfida alla "terribile" Austria è stato del 70% con più di 15 milioni di telespettatori (13.275.000 e il 61,1% di share su Rai1, 1.810.549 su Sky).
L'immagine simbolo dell'amore per la nazionale è l'abbraccio tra Vialli e Mancini: perché ferma il tempo, perché racchiude la potenza di un'amicizia eterna, perché dà spazio a volti nuovi dalle emozioni antiche. Perché il tempo non passa invano se è investito bene, perché certi ricordi ti legano per sempre, perché la vita può sempre trionfare essendo fatta di momenti, ognuno unico. E allora ne basta anche solo uno.
E perché quella stessa vita è più forte della malattia e di quel tumore bastardo al pancres che ha assalito Vialli e che è stato sconfitto anche se servirà qualche anno per capire davvero se la vittoria è definitiva. In quest'immagine ci siamo tutti: non provare mai più a scapparci via, Gianluca. Da quest'abbraccio non te ne vai.
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