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Attualità | 01 luglio 2021, 12:41

Ferrera Erbognone, discarica di cemento amianto, Acta: “L’esito positivo del tar dimostra la buona gestione dell’impianto”

L’amministratore Francesco Minghetti: “Esprimiamo soddisfazione e nel frattempo è arrivo il nullaosta per coltivare anche il lotto 2”

Ferrera Erbognone, discarica di cemento amianto, Acta: “L’esito positivo del tar dimostra la buona gestione dell’impianto”

“Esprimiamo soddisfazione per quanto riguarda la sentenza positiva del Tar in merito al futuro della discarica di cemento amianto. Dimostra anche la buona gestione dell’impianto da parte di Acta, una realtà che rispetta i parametri, le disposizioni e l’ambiente”. Sono le parole dell’amministratore di Acta, Francesco Minghetti, circa l’esito positivo del Tar della Lombardia contro i ricorsi all’autorizzazione della discarica dei Comuni, della Provincia di Pavia, delle associazione agricole di categoria e di esponenti politici del Movimento 5 Stelle. Acta prosegue così la sua attività grazie anche al nullaosta per la coltivazione del lotto 2, arrivato venerdì 25 giugno scorso.
“Due indispensabili via libera – spiega Minghetti di Acta – che ci danno la possibilità di continuare sulla strada intrapresa negli anni scorsi nel piano rispetto di quanto ci impongono leggi e controlli. Eravamo fiduciosi dell’esito corretto della sentenza perché, come abbiamo dimostrato con trasparenza in questi anni, la discarica è gestita in modo oculato sotto il profilo tecnico e in modo rispettoso dell’ambiente. Ora la società Acta proporrà, con spirito collaborativo, una serie di contatti con i comuni limitrofi finalizzati all’ottenimento di rapporti quali convenzioni, comitato di salvaguardia e compensazioni. Questi rapporti sono già in corso col Comune di appartenenza e Acta spera di poterli istaurare con i Comuni limitrofi. Nel frattempo, grazie al nullaosta arrivato nel fine settimana scorso, sono ripartiti i conferimenti di cemento amianto, sospesi da mesi a causa dei rallentamenti burocratici e alla pandemia. Il lotto 2 ha una capacità di 100mila tonnellate e sarà ultimato nel corso di due anni.
“Finalmente siamo ripartiti – spiega Minghetti – anche perché il blocco dei conferimenti aveva rallentato a livello generale le attività di smaltimento dai tetti di cemento amianto, con ripercussioni di carattere ambientale e la chiusura di diversi impianti di stoccaggio che, causa la nostra fermata, non avevano dove smaltire il materiale ritirato. Da inizio settimana abbiamo ricominciato i ritiri, è iniziata la coltivazione del lotto 2 mentre è in fase di ripristino il lotto 1. Mi preme anche sottolineare che, a dimostrazione della nostra sensibilità a favore del territorio, negli ultimi due anni Acta ha apportato, in accordo con Regione Lombardia, alcune modifiche non sostanziali alla coltivazione della discarica, per consentire la coltivazione e in contemporanea la costruzione dei lotti e tali modifiche hanno comportato per esempio una limitazione dei viaggi dei camion, dagli 11 complessivi previsti, oggi solo solo  9,  con relativo beneficio per la viabilità del territorio

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