La spettacolo ha avuto inizio con una serie di battute dissacranti sui talent, reality e sulle mode del web come le figure degli influencers.
È continuato con una pungente ironia sulle parole inglesi che ormai sono entrate a far parte del nostro linguaggio quotidiano.
Subito dopo Panariello ha raccontato il percorso che lo ha portato a fare il mestiere del comico, quando da ragazzo si chiudeva in bagno e giocava ad intervistarsi allo specchio con la spazzola della nonna.
All'età di 17 anni l'artista ha scritto una poesia "Guardami negli occhi sono l'amico tuo migliore.." peraltro attualissima perché dedicata all'abbandono degli animali.
Con una verve comica spumeggiante, Panariello ha descritto le sue estati nella Versilia degli anni '80, in spiaggia, davanti a un falò con la chitarra si divertiva a cantare i brani di Renato Zero, dopo averlo visto esibirsi alla Bussola.
La sua carriera è iniziata proprio con l'imitazione di Renato Zero, da qui lo spunto per cantare "Più su", travestito dei panni del cantautore romano.
Siccome però non riusciva a mantenersi soltanto con le imitazioni ha lavorato come cameriere stagionale nei locali della Versilia.
Il monologo è proseguito con una carrellata dei suoi mitici personaggi Mario il bagnino, Lello Splendor, La signora Italia e il DJ con il "Marsupio".
L'esordio televisivo è arrivato con il programma "Vernice fresca" andato in onda tra il 1989 e il 1993 di e con Carlo Conti, e hanno preso vita i personaggi di Merigo e Simone che hanno molto divertito il pubblico interpretati dal comico toscano.
A fine serata ha impersonato Naomo nato per la trasmissione "Torno sabato" in RAI ispirato a Flavio Briatore e per concludere Panariello ha cantato "Questa vita" tratta dall'album "Aria fresca" che lo vide protagonista nel 1996.
Il bis concesso alla platea è stato il divertentissimo Sirvano personaggio nato nel 2011, accolto tra le risate e gli applausi del pubblico.