Un primo step ad agosto, per l'accesso a bar e ristoranti al chiuso, e un altro in autunno per i trasporti. È l'ultima ipotesi circolata sul green pass, la carta verde che certifica l'immunizzazione dal Covid 19 che il governo italiano si appresta a regolare con un decreto che verrà firmato nelle prossime ore sulla spinta dell'aumento dei contagi dovuti alla variante Delta.
Lo scontro all'interno dell'esecutivo si è fatto sempre più acceso tra i rigoristi, rappresentanti dalla corrente del Pd e di Leu, il partito di riferimento del ministro della salute Roberto Speranza, che si contrappongono alla Lega di Matteo Salvini, che si è subito detto contrario all'adozione del green pass, rilasciando nelle ultime ore dichiarazioni sulla somministrazione dei vaccini ai giovani, “non serve”, ha detto il leader della Lega.
Il compromesso potrebbe essere un green pass 'soft' ad agosto e più rigido da settembre. Con il nuovo decreto potrebbero cambiare le regole per l'ottenimento della carta verde, oggi riservata anche a chi non ha completato il ciclo vaccinale, ma che potrebbe invece essere garantita solo a chi ha ricevuto anche la seconda dose.
Allo studio del governo anche la possibilità di poter garantire gli eventi, come i concerti e le partite allo stadio senza limiti di posto a chi ha il green pass.
Sul fronte dell'obbligo vaccinale la decisione dovrebbe arrivare la prossima settimana. Sulla base della spinta alla vaccinazione che dovrebbe dare il green pass, il governo valuterà se adottarlo, soprattutto nelle scuole per immunizzare quella parte di insegnanti che ancora si non è vaccinata.
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