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Cronaca | 05 marzo 2023, 12:36

Padova, poliziotto si getta in acqua per soccorrere anziano autista: muoiono entrambi

Padova, poliziotto si getta in acqua per soccorrere anziano autista: muoiono entrambi

Stava facendo sport lungo l’argine del fiume quando si è accorto che una auto era finita nel Gorzone e non ha esitato un solo istante, gettando in acqua per salvare l’anziano autista. Purtroppo le acque hanno poi riportato a galla le salme di entrambi, con il poliziotto ancora con il braccio sotto le spalle dell’autista, in posizione di salvataggio.

Così è morto da eroe Domenico Zorzino, 50 anni, poliziotto in servizio nel reparto Anticrimine della Questura di Padova.

Tutto è successo venerdì quando Zorzino si è fermato sull’argine del fiume in via Ca’ Matte con Via Cannaregio ad Anguillara Veneta, in provincia di Padova, notando un’auto finita completamente inabissata nel Gorzone. Dopo aver chiamato i soccorsi, ha lasciato il cellulare sull’argine e si è tuffato, nel tentativo di salvare chi era alla guida. Quando i sommozzatori li hanno ritrovati, il poliziotto era abbracciato ancora alla vittima, un anziano di circa settant’anni, anche lui deceduto.

I corpi sono stati recuperati poco dopo mezzogiorno dai sommozzatori dei vigili del fuoco, a valle del punto in cui, ieri, era stata recuperata l’auto. Zorzino lascia la moglie e un figlio diciassettenne.

Cordoglio è stato espresso dalle più alte cariche dello Stato, a partire dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi che ha espresso “cordoglio e vicinanza alla famiglia. Il gesto altruistico e coraggioso compiuto dal poliziotto testimonia ancora una volta l’alto senso del dovere degli uomini e delle donne delle Forze di polizia che operano quotidianamente a servizio dei cittadini anche mettendo a rischio la loro incolumità.

A loro va la mia più profonda gratitudine e riconoscenza”. Esempio di eccezionale altruismo è stato definito anche dal capo della Polizia Lamberto Giannini che ha espresso “cordoglio per la grave perdita che addolora tutti i poliziotti che quotidianamente operano per la sicurezza dei cittadini”.

”Non esito in casi come questo ad utilizzare la parola ‘eroe'”, ha rimarcato il presidente del Veneto Luca Zaia, parlando di “esempio di eccezionale altruismo e di come l’impegno e la dedizione vadano ben oltre il proprio lavoro e non si esauriscano una volta smessa la divisa di ordinanza”. 

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