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Lifestyle | 05 maggio 2023, 11:48

"Diafano Opaco", il quindicesimo capitolo del romanzo online di Maurizio Denti Pompiani

Ph. Maurizio Denti Pompiani

Ph. Maurizio Denti Pompiani

“… Era la parente del mio cliente. Porca puttana!”

“Dici che ci è buttata sotto o ci è finita?”

“Per me è una disgrazia. Ha attraversato e non l’ha sentito arrivare, Percezione sbagliata.”

“Percezione… in che senso scusa?”

“Avrebbe dovuto guardare. Non ti affidi all’udito se sei vecchio e mezzo sordo.”

“E chi ti ha detto che lo fosse?”

“I vecchi sono tutti sordi!”

“Magari lo faceva da sempre e ‘sta volta le è andata male.”

“Sicuramente. Mi spiace perché, da quel poco che l’ho conosciuta mi sembrava una gran bella persona. Colta. Molto in gamba. Qui dicono che fosse andata fuori di testa, ma a me, personalmente, sembrava molto sul pezzo. Per niente fuori. Chissà quali fossero i rapporti di parentela che aveva con il mio cliente.”

“Lo scoprirai presto. E la cosplayer?”

“Guarda, ho ben altre menate adesso.”

“Sei preoccupato per l’affare? Ma va, dai. Secondo me non si fa saltare un progetto del genere per la morte di un parente. Tutt’al più lo posticiperanno un po’. Stai tranqui.”

“Si, però, che sfiga!”

“E basta con ‘sta sfiga e sfiga. La sfiga non esiste! Esiste piuttosto un atteggiamento negativo che si tira addosso solamente negatività. Sei stato un agente di commercio, dovresti saperlo.”

“Eh… sì… però…”

“Certo che questa storia è cominciata strana e stranamente continua…”

“In che senso?”

“Eh… non l’hai detto tu che ti hanno chiamato personalmente senza neanche conoscere il tuo nome o numero di telefono perché eri appena stato assunto e non figuravi da nessuna parte nella tua ditta?”

“Ah sì: Certo… appunto. Lo dicevo io che c’era qualcosa che non andava. D’altronde, guarda… vabbè… vuoi che… lasciamo stare va! Ti pare che riuscissi a guadagnarmi due soldi io? …IO?”

“Non abbatterti. Nella peggiore delle ipotesi ti resta sempre quell’orecchino. E quello sono un sacco di soldi.”

“Sì, lascia stare, altro mistero, quello. Volevo farglielo vedere al mio cliente, il vecchio, era il giardiniere di fiducia della marchesa. Probabilmente se la trombava pure. Sarei stato proprio curioso di sapere se il vero orecchino della marchesa, che lui conosceva benissimo, corrispondeva a questo.”

“Se fosse no?”

“Ovvio che è no! Nessuno in vita, a parte il vecchio, ha mai visto quegli orecchini. Come avrebbero fatto a riprodurli?”

“Perché è ovvio che no? Magari in qualche stanza del municipio c’è qualche ritratto della marchesa, o di qualche sua antenata, con quegli orecchini addosso.”

“Può essere.”

“Il problema sarebbe un altro!”

“Cioè?”

“Se fosse no, cioè se fossero molto diversi dagli originali, verrebbe da chiedersi dove, questa tizia, avrebbe trovato dei pezzi di tale valore e perché metterli in ballo per una semplice sceneggiata. Se fosse sì…”

“Se fosse sì, ci sarebbe da chiedersi se esistono altri esemplari esistenti di quegli orecchini, perché, in caso contrario…”

“Quello che hai in tasca non avrebbe proprio senso considerarlo una copia.”

“Visto che quelle due pietre, molto probabilmente sono il risultato della divisione di una pietra sola, più unica che rara.”

“E qui si spiegherebbe perché uniti…”

“Come un Tau… e qui subentra anche l’esoterismo orientale e… si salvi chi può. Vabbé.”

“Cazzo! Sei in un bel merdone!” Rise di gusto.

“Cazzo ti ridi, pirla! E poi sono tutte stronzate!”

“Quindi torniamo al no. Una sconosciuta ti ha piazzato un orecchino che, da solo, vale più dell’impianto fotovoltaico che stai vendendo e si è eclissata. Normale, no?”

“Succede tutti i giorni. Capita a tutti.”

“Ci dev’essere un nesso nel fatto che abbiano contattato te e non il tuo datore di lavoro, come vorrebbe la prassi, molto più esperto e anche più sgamato di te. Mi è più facile credere che non sia una tua qualità a renderti protagonista di questa storia ma, piuttosto, una tua non qualità che, in questo caso è l’inesperienza. Tieni presente che stai giocando con gente che manovra tutti questi soldi e conosce molto bene le regole di un gioco che tu neanche conosci. E gioca in casa. Questi hanno contatti e conoscenze a tutti i livelli. L’orefice, per esempio, potrebbe essere coinvolto. Il cliente stesso… Stai in campana.”

“Lo farò senz’altro. A questo punto, mi viene da pensare che il cliente è sicuramente coinvolto e anche il figlio, ovviamente, sono curioso di capire quale tipo di truffa vogliono mettere in ballo. Se di truffa si tratta, da come è stata impostata, sembra più mirata a quegli orecchini che all’impianto. Ma, se volessero abbindolare una persona, nel senso di convincerla a comprare un falso ad un prezzo esorbitante che è la prima, e l’unica, opzione che mi viene in mente, beh, avrebbero scelto l’acquirente sbagliato. Per giustificare una tale organizzazione a delinquere che comprende gioiellieri, funzionari comunali, perfino facoltosi possidenti… capisci che quegli orecchini devono venderli a milioni di Euro, sennò tutto ciò non avrebbe senso. E io che c’azzecco in tutto questo?”

“Non sei tu che vogliono fregare. Tu sei un tramite. Scusa se te lo dico così brutalmente: tu sei il coglione di turno. Ad un tavolo di poker, quando non capisci chi è il pollo. Il pollo sei tu. Dicono.”

“Un tramite verso chi?”

“Tu sei l’unica persona in mezzo, tra quella rumena e il tuo cliente.”

“Rumena? Come sai che è rumena?”

“More, con gli occhi verdi. Sono solo rumene!”

“Ma va a cagher! Quindi il bersaglio è il vecchio?”

“E chi li ha i soldi in questa storia?”

“Solo lui, ch’io sappia.”

“Quindi lui non è coinvolto!”

“Lui no. Ma il figlio… vedi che ti parla della marchesa, soffia sul fuoco della leggenda… sta creando la suggestione necessaria.”

“Necessaria a che?”

“Non so… è come se cercassero di convincerti di avere incontrato un fantasma. Quella ragazza e il tuo affare, per me, sono correlate. Non vedi che quelle apparizioni e lo sviluppo degli eventi sembrano perfettamente sincronizzati?”

“Piuttosto sospetto…”

“Che fai ti siedi al tavolo e vedi?”

“Ho scelta?”

“Allora vedrai che domani ti chiamano e, con una palla qualsiasi, ti diranno che vogliono continuare l’affare e chiuderlo al più presto. Quell’orecchino deve ritornare a casa loro.”

“Grazie per l’aiuto. Sei un grande!”

“Lo so, lo so… Non so come fai a dubitarne ogni tanto - rise - Ci sentiamo domani ok? E stai veramente in campana, pirlone. Alla minima mena le tolle… evapora!

“Ma certo. Capitano tutte a me, ecco. Si vede che ho proprio la faccia da pirla”.

“Eh, te lo dico da sempre… Comunque ne succedono di cose strane, ma non tutte a te, vai tranquillo!”

“Vabbè. Ciao Click. Grazie per il conforto, anche sapendo la fine che ha fatto il signor Tranquillo.”

“Ciao Lu. Lo sai, quando ti serve qualcosa non rompermi i coglioni. Ci sentiamo domani.”

Autore: Maurizio Denti Pompiani©

maudenpo@gmail.com

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