L’operaio era al suo primo giorno di lavoro ed è rimasto schiacciato sotto un pesante macchinario. Sull’infortunio la Procura ha aperto un fascicolo per omicidio colposo e ha disposto l’autopsia. Oltre al sequestro del macchinario, le indagini dovranno appurare se il giovane aveva un regolare contratto.
Ha provato a sollevare il macchinario che ha ucciso Ruman Abdul con un muletto-trespalle, mentre i colleghi chiamavano il 118, uno dei capi di nazionalità cinese del giovane operaio del Bangladesh morto all’ospedale Niguarda dopo essere rimasto schiacciato questa mattina nell’azienda Crocolux di Trezzano sul Naviglio.
Lo riferiscono a LaPresse tre diversi lavoratori dell’azienda e che conoscevano la vittima, parlando di un “capo cinese” che si farebbe chiamare “Paolo”. A livello societario l’azienda di fabbricazione e commercio prodotti tessili, borse e pelletteria è di proprietà di tre soci, tutti di nazionalità cinese e domiciliati a Trezzano sul Naviglio: Chen Jie (che è anche l’amministratore), Chen Yuanyuan e Ye Lingzhu.