«È una vergogna, mia nipote l'ergastolo lo ha avuto a vita, così come sua madre e il mio nipotino. Lascio tutto nelle mani di Dio. Ci aspettavamo l'ergastolo, anche se a mia sorella non interessava, perché tanto niente le riporterà Carol».
Sono le parole della zia di Carol Maltesi dopo la condanna a 30 anni di Davide Fontana, il bancario di Rescaldina reo confesso della barbara uccisione della giovane di 26 anni di Sesto Calende sua vicina di casa. A riportarle è, all'indomani della sentenza, Repubblica.it.
La sentenza emessa dalla Corte di Assiste del tribunale di Busto Arsizio era arrivata nel pomeriggio di lunedì 12 giugno. L’accusa aveva chiesto per Fontana l’ergastolo, ma la richiesta è stata quindi respinta: la Corte non ha accolto le aggravanti della premeditazione, dei motivi abietti e delle sevizie.
Carol Maltesi era stata uccisa nel gennaio del 2022 nell’abitazione di Rescaldina. Dopo l’uccisione l’uomo ne aveva fatto a pezzi il corpo tentando in un primo momento di darlo alle fiamme, conservandolo poi per settimane in un congelatore acquistato appositamente e infine gettandolo in una scarpata in Valcamonica dopo averlo inserito in alcuni sacchi di plastica. Proprio qui fu rinvenuto da un escursionista.