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Lifestyle | 16 giugno 2023, 17:57

I consigli della dietista Manuela Cimorelli: stop alle diete fai da te

Giugno fa spesso rima con prova costume e con la voglia di mettersi in forma per l’estate. E, troppo spesso, si ricorre a rimedi dell’ultimo minuto fai da te, ignari dei rischi che ciò comporta

foto tratta da Pixabay.com

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Ogni anno, dal termine delle festività pasquali e dei ponti del 1° maggio e del 2 giugno più di 7 cittadini italiani su 10 ricorrono alle diete fai da te con l’obiettivo di tornare in forma, generando un giro di affari pari a oltre 14 miliardi di euro. Il rischio, però, è quello di incorrere in regimi alimentari scorretti o, ancor peggio, di far uso di integratori e alimenti “dietetici” autoprescritti, che possono portare a conseguenze non sottovalutabili; si stima, infatti, che tutto ciò determini circa un milione di morti in Europa, con costi sanitari molto elevati. A rivelarlo è la Società Italiana di Medicina Ambientale (SIMA).

Il rialzo delle temperature e l’inizio della bella stagione spinge ogni anno una consistente fetta di popolazione a modificare le proprie abitudini alimentari con l’obiettivo di perdere peso e di migliorare il proprio aspetto fisico, in vista della fatidica prova costume e dell’abbigliamento che si alleggerisce.

Ma l’eccesso di peso non è una condizione (soltanto) estetica e arginabile con forza di volontà: si configura, invece, come vera e propria patologia! Secondo l’Italian Barometer Obesity Report, in Italia le persone in eccesso ponderale sono più di 25 milioni e circa 6 milioni di individui, pari al 12% della popolazione, risultano avere un indice di massa corporea identificativo di obesità, con una incidenza maggiore al Sud Italia (14%) rispetto a Nord-Ovest e Centro (10,5%).

Sempre in base alle stime SIMA, circa 16 milioni (pari al 27%) di italiani in questo periodo decidono di iniziare ad apportare restrizioni ai propri abituali introiti alimentari o modifiche, generando un business che supera i 14 miliardi di euro annui. Infatti, tanto vale in Italia il mercato degli alimenti “dietetici”, ossia quei prodotti presentati al pubblico nei comuni supermercati come a basso contenuto calorico, con pochi zuccheri, privi di zuccheri aggiunti, a ridotto contenuto di grassi, proteici, ecc. Ad esempio, solo per gli integratori alimentari, la spesa nel nostro Paese ha raggiunto i 4 miliardi di euro.

Tuttavia, "Il 75% di coloro che inizieranno una dieta ricorrerà al fai da te, reperendo informazioni sul web e modificando le proprie abitudini a tavola senza rivolgersi ad un professionista del settore", ha affermato Alessandro Miani, presidente della Società Italiana di Medicina Ambientale. Che continua "Un rischio sul fronte della salute, considerato che una dieta sbagliata e sbilanciata può avere sul nostro organismo ripercussioni serie, che vanno dal semplice affaticamento, al mal di testa, ai disturbi del sonno, crampi o perdita di massa muscolare, fino a poter causare problemi renali (nel caso delle diete iperproteiche sbilanciate) e malnutrizione. E non è certo un caso se, in base ai numeri ufficiali, solo in Europa 950mila persone perdono ogni anno la vita a causa di regimi alimentari sbagliati e malsani".

Da non sottovalutare è anche l’impatto economico sui sistemi sanitari nazionali dei vari Paesi. Come sottolineato da Miani, "Occorre inoltre ricordare gli ingenti costi sociali determinati dall’alimentazione sbagliata, che incidono fino al 10% sulla spesa sanitaria pubblica, con un impatto sulle casse statali di circa 13 miliardi di euro annui".

Infine, oltre alle conseguenze economiche – per il bilancio familiare e la Sanità – e salutari, occorre sottolineare quanto il trattamento di condizioni patologiche, quali il sovrappeso e l’obesità, debba essere esclusivo appannaggio di medici e professionisti della nutrizione anche per l’obiettivo di fondo, ossia l’ottenimento del risultato. Assumere integratori alimentari e alimenti ultraprocessati come quelli “dietetici”, se non risulta essere oggetto di una prescrizione, può, oltre che arrecare danno, determinare scarsi o assenti risultati.

Dott.ssa Manuela Cimorelli, Dietista

manuelacimorelli@gmail.com

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