Oltre due ore di live e 23 canzoni davanti a 60mila spettatori, in uno spettacolo che ha preso il via con una voce fuori campo che annunciava un “piccolo inconveniente” e informava il pubblico che “il concerto” era “stato annullato”.
Nient’altro che una “Fake news” (questo il titolo dell’ultimo album del gruppo) e pochi istanti più tardi, Riccardo, Elio, Nicola, Simone, Matteo e Lorenzo sono saliti sul palco con il successo Zen. Dopo alcuni alcuni dei brani più celebri come Giovani Wannabe e Tetris, i Pinguini Tattici Nucleari hanno fatto salire sul palco un tatuatore che ha impresso sul braccio di una fan il titolo della canzone successiva, Hold On.
A seguire, il pezzo Bergamo, “dedicato alla nostra città”, e altri fra i brani più noti come Coca Zero, No No No e Ricordi, oltre a tre canzoni (Scatole, Giulia e Cena di Classe) eseguite in acustico con i componenti della band seduti intorno a una tavola. La canzone Irene, “che parla della paura del futuro” è stata dedicata “a tutti i precari”, mentre Dentista Croazia era quella che “quando l’abbiamo scritta pensavamo che nessuno l’avrebbe capita”.
Il Medley con Scooby Doo, Verdura e Fede, è stato anticipato dalla canzone Freddie: “Ci hanno chiesto quanto fossimo politici”, ha detto Elio. “Noi abbiamo sempre preferito risposte fatte di canzoni. Saremo qui e in ogni parte del mondo a cantare il diritto di chiunque ad amare e a realizzare se stessi”.
A conclusione dello show il leader Riccardo Zanotti ha annunciato il “il bu bu settete dei grandi” e cioè “quando dicono che è l’ultima canzone, ma voi lo sapete che è un’enorme cazzata. Lo faremo anche noi”. Dopo Ringo Starr e Scrivile Scemo, i Pinguini Tattici Nucleari hanno salutato il pubblico con il celebre brano ‘Pastello Bianco’.