Il gup di Pavia Pasquale Villani, davanti al quale si è celebrato il processo con rito abbreviato, ha riconosciuto nei confronti della fisioterapista 40enne la sussistenza di tutte le ipotesi di reato – omicidio volontario, l’occultamento del cadavere, detenzione illegale di arma e tentata estorsione, unite dal vincolo della continuazione – stabilendo una pena più alta di due anni rispetto a quella richiesta dalla Procura di Pavia a 14 anni di carcere.
Il giudice ha riconosciuto una provvisionale di 100mila euro per ciascuna delle 5 parti civili costituite con risarcimento da stabilirsi in sede civile.