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Cronaca | 30 settembre 2023, 16:36

«Te ne sei andato e di te ci mancherà tutto»: lacrime, TikTok e il lutto dei ragazzi per Kevin Laganà, 22 anni

A un mese dalla strage di Brandizzo, l'addio al più giovane operaio morto sui binari. Folla enorme in Duomo.

«Te ne sei andato e di te ci mancherà tutto»: lacrime, TikTok e il lutto dei ragazzi per Kevin Laganà, 22 anni

«Non doveva andare così. Te ne se andato e di te ci mancherà tutto. Ma non morirai mai perché sarai nel cuore di tutti noi. Ovunque tu sia, il nostro bene arriverà fin lì. Ti vogliamo bene». E' il giorno dell'addio a Kevin Laganà, 22 anni, il più giovane degli operai morti nella strage di Brandizzo e le parole pronunciate da una giovane amica, al termine della messa funebre, rendono il senso di un lutto che sembra inestinguibile. E' passato un mese dall'incidente sul lavoro che si è portato via il Laganà e i suoi quattro colleghi e il duomo di Vercelli non è riuscito a contenere il dolore di tutti gli amici.

 

E' stato il momento in cui il dolore dei giovani ha trovato un proprio linguaggio: il rombo delle moto, i fuochi d’artificio e fumogeni all’uscita della bara bianca dalla cattedrale, i Tiktok del ragazzo trasmessi sul maxi schermo montato all'esterno, le magliette con il volto di Kevin indossate da tutti gli amici e i parenti, le note di "Ovunque tu sarai" di Irama e di "Promettimi" di Elisa.

Ad abbracciare il papà Massimo e il fratello Antonino un mare di persone, compresi i familiari di Giuseppe Saverio Lombardo e di Michael Zanera, due dei colleghi morti con Kevin, le cui esequie si erano svolte giovedì. 

In cattedrale, il lutto delle istituzioni: la parlamentare Chiara Gribaudo, presidente della Commissione d'Inchiesta della Camera dei Deputati sulla condizioni del lavoro in Italia, l'assessore al Lavoro della Regione, Elena Chiorino, il sindaco Andrea Corsaro, il presidente della Provincia, Davide Gilardino e la vice prefetto Cristina Lanini, oltre ai rappresentanti delle forze dell'ordine.

Don Massimo Bracchi, che aveva predicato anche al funerale di Lombardo, ha unito in un unico abbraccio i cinque operai morti. «Per Kevin e i suoi colleghi, ora, è il tempo della luce. Erano amici e colleghi di un duro lavoro - ha detto don Bracchi - Lo sono stati in vita e in morte. E voi familiari avete dovuto vivere settimane lunghe, di angoscia, lacrime e rabbia. Settimane senza fine che hanno segnato per sempre la vostra vita. Continuate a voler bene a Kevin, ma guardatelo oggi nella luce del Signore». 

 

Un pensiero che, nella preghiera dei fedeli, si allarga a tutti i caduti sul lavoro. «Tanti, troppi - dice il lettore - nonostante le leggi, talvolta disattese, i controlli e la prudenza».

 

Al termine del rito funebre, presieduto da monsignor Cavallone, la commovente esecuzione dell’Ave Maria, cantata davanti alla bara da Gianni Pirozzo, tra le lacrime. Poi il lungo applauso e il saluto degli amici, che attendono sul sagrato strapieno e che guardano con gli occhi lucidi i video di Kevin e lo strazio di papà Massimo che, mentre palloncini e fumogeni salgono verso il cielo, accarezza a lungo la bara, cercando quasi di trattenere ancora un po' il suo amatissimo ragazzo.

da InfoVercelli24.it

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