Dopo la Cavallerizza arriva lo stop anche per i lavori al Teatro Cagnoni.
Sono passate soltanto 2 settimane dall’esplosione del caso dei restauri in Cavallerizza, con il contenzioso tra la ditta che li eseguiva e il comune di Vigevano e adesso anche per il Teatro arriva la risoluzione del contratto.
I ritardi accumulati dalla ditta, secondo il comune, non erano più accettabili e giustificati.
La ditta Edilnet aveva vinto l’appalto con la cifra di circa 550mila euro, con un ribasso del 12,5%, per l’esecuzione dei lavori di restauro del Cagnoni, riqualificazione delle murature e consolidamento strutturale della copertura lignea. La consegna del cantiere era avvenuta in data 4 agosto e l’impresa aveva promesso di concludere gli interventi previsti nell'arco temporale di 100 giorni entro l’11 novembre.
La Edilnet però nel mese di agosto pare non abbia operato per un “fermo ferie” e quest’ultimo si è protratto anche nei mesi successivi, portando il comune di Vigevano a chiedere lumi all’impresa.
Il 14 settembre è stata inviata una diffida alla ditta in questione da parte degli uffici comunali che volevano una risposta sui continui ritardi accumulati.
La ditta appaltatrice ha risposto agli uffici parlando di un crono programma di 186 giorni. Il comune ha considerato la risposta non sufficientemente chiara. Il 28 settembre, ha inviato all’impresa un’altra diffida.
In seguito a quest’ultima i giorni del crono programma sono diminuiti a 150, una tempistica che supera comunque il limite definito dal contratto e non solo.
Il comune ha la necessità di concludere i lavori entro il 31 dicembre altrimenti perderebbe il finanziamento della Regione Lombardia che copre l’intero importo dell’appalto.
Conseguentemente gli uffici dei servizi tecnici hanno proceduto con la risoluzione del contratto. Ora verrà chiesto all’impresa che si era classificata seconda nella gara d’appalto se fosse disponibile a prendersi carico dei lavori.
Per quanto riguarda il finanziamento regionale il comune potrebbe chiedere una proroga per non perdere i fondi già assegnati, ma è compito e discrezione della Regione decidere se concederla o meno.