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Attualità | 18 dicembre 2025, 13:13

Vigevano, l’istituto clinico Beato Matteo introduce il mammografo con tomosintesi: diagnosi più accurate e riduzione dei tempi di attesa

Migliore qualità delle immagini, minore esposizione alle radiazioni e accelerazione dei controlli di prevenzione

Vigevano, l’istituto clinico Beato Matteo introduce il mammografo con tomosintesi: diagnosi più accurate e riduzione dei tempi di attesa

Il tumore al seno è la neoplasia più frequente nella popolazione femminile mondiale. La diagnosi precoce rimane lo strumento più efficace per individuarlo nelle sue fasi iniziali, quando le possibilità di cura sono più elevate. Per rispondere a questa esigenza, l’Istituto Clinico Beato Matteo (Gruppo San Donato) ha installato un mammografo con tomosintesi di ultima generazione, capace di offrire immagini tridimensionali ad alta risoluzione e una maggiore precisione diagnostica rispetto ai sistemi tradizionali.

In seguito all’acquisizione, le immagini vengono ricostruite al computer, consentendo al medico radiologo di analizzare la mammella strato per strato — con sezioni di 3-5 mm — e di individuare eventuali anomalie sin dalle loro prime manifestazioni. Questo permette di ridurre sia i falsi negativi sia i falsi positivi, e migliorare la capacità di rilevare lesioni anche in mammelle con elevata densità.

Un ulteriore beneficio riguarda la sicurezza: il nuovo mammografo permette una riduzione della dose di radiazioni e dei tempi di esposizione di circa il 35% rispetto ai macchinari utilizzati precedentemente. L’esame dura in media soli tre minuti, aumentando così il comfort per la paziente e permettendo di effettuare un numero maggiore di controlli giornalieri, con un impatto diretto sulla diminuzione delle liste d’attesa.

«Questa strumentazione rappresenta un passo in avanti importante per i nostri pazienti. Oltre a ridurre i tempi di esposizione alle radiazioni, con benefici in termini di sicurezza e una gestione più snella delle liste di attesa, questa tecnologia permette di minimizzare il rischio di errore diagnostico grazie all’elevata precisione garantita dalla maggiore risoluzione delle immagini. Il risultato è un esame ancora più accurato ed efficace» ha dichiarato il dottor Dario Pallavicini, radiologo referente screening mammografici presso l’Istituto Clinico Beato Matteo di Vigevano.

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