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Cronaca | 22 ottobre 2023, 19:18

Accoltellamento fuori da una discoteca a Rescaldina: sei anni per un 24enne di Corbetta

Il fatto era avvenuto il 13 febbraio dello scorso anno. Il Gup ha accolto in toto le richieste del PM. Pena considerata eccessiva dall'avvocato difensore Roberto Grittini

Accoltellamento fuori da una discoteca a Rescaldina: sei anni per un 24enne di Corbetta

Sei anni di reclusione per G.S., 24enne di Corbetta arrestato per il tentato omicidio di M.A., 27enne di origine ghanese residente a Cerro Maggiore. Il giovane era stato accoltellato il 13 febbraio dello scorso anno davanti alla discoteca Mokha di Rescaldina. L’altro giorno il Gup, presso il Tribunale di Busto Arsizio Stefano Colombo, ha pronunciato la sentenza accogliendo in toto le richieste dell’accusa. Una sentenza che non trova il favore dell’avvocato Roberto Grittini che difende il condannato e ha così commentato: «Pena eccessiva che non tiene conto dell’atteggiamento processuale. Il Gup si è appiattito sulle richieste del pubblico ministero».

Il 24enne era stato arrestato insieme ad altri quattro giovani considerati, nell’immediatezza del fatto, responsabili. Aveva ammesso di essere stato lui ad aggredire materialmente la vittima e di averla colpita con una coltellata all’addome. La motivazione raccolta dal Pm stava nel fatto che l’aggressore avrebbe visto il 27enne ghanese picchiare il fratello e di essere intervenuto per difenderlo. Il 24enne, presente in aula, si è scusato pentendosi dell’accaduto e scagionando, di fatto, anche gli altri chiamati in correità. «Attendiamo le motivazioni – continua l’avvocato Grittini – e certamente in appello, contiamo in un ridimensionamento della pena. Dall’altro canto, certamente, quella emessa è una pena inferiore rispetto a quella di A. R. Che pur non autore materiale, nel processo già celebrato nei suoi confronti, è stato condannato a più di 8 anni».

Il legale si riferisce ad un uomo di origini dominicane che, il giorno dopo l’aggressione, venne prelevato dalla sua abitazione di santo Stefano Ticino, e trasferito nel carcere di San Vittore accusato di quel tentato omicidio. Nonostante lui si fosse fin da subito dichiarato esente da responsabilità e le indagini dei Ris sui campioni biologici repertati al momento del fermo avessero rivelato che la responsabilità era di un’altra persona. Due degli altri arrestati sono a processo in dibattimento. Per loro sussisterebbe una responsabilità solo a titolo di concorso davanti al collegio presieduto dal presidente della sezione penale Giuseppe Fazio.

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