Sono le 12 meno un quarto di questa mattina, 25 novembre, quando iniziano ad arrivare le prime telefonate al numero di emergenza 112: un uomo è appeso alla rete di un cavalcavia sulla Strada Statale 336, la superstrada che da Malpensa porta a Busto Arsizio e minaccia di buttarsi nel vuoto.
Sul ponte arrivano due volanti del Commissariato di Gallarate, un equipaggio dei Carabinieri e i Vigili del Fuoco: a bloccare il traffico intenso che scorre sulle due carreggiate della S.S. 336, il Centro Operativo della Polizia Stradale manda una pattuglia della sottosezione di Busto Arsizio e una del Distaccamento di Magenta.
Mentre i poliziotti sul ponte tentano di far desistere dagli intenti suicidi l’uomo che non sembra volerli ascoltare, Vincenzo, agente scelto della Polizia di Stato, si arrampica sul telone di un autocarro e da lì, con un balzo di circa un metro e mezzo, raggiunge la rete del ponte riuscendo a cingere saldamente l’uomo, un 57enne, che non può più divincolarsi.
E’ pronto, a quel punto, l’ intervento dei colleghi che lo agganciano riuscendo a portare in salvo entrambi proprio mentre la rete si stacca dal supporto a causa del peso eccessivo dei corpi dei due uomini. Un applauso si sente provenire dalla strada per questo generoso "spideman" che indossa una divisa blu.
L’uomo che ha tentato il gesto disperato chiede che gli stiano accanto in attesa dell’arrivo dell’ambulanza e ringrazia coloro che sono intervenuti: vorrebbe essere abbracciato. Vincenzo gli tende la mano. Non lo lascia. In sala operativa si tira un sospiro di sollievo. Il traffico e la vita riprendono a scorrere.