Blitz ambientalista contro al Cop 28 di Extinction Rebellion che sabato pomeriggio ha tinto di verde il Naviglio Grande a Milano appendendo anche al ponte Alda Merini la scritta ‘Il governo parla, la terra affonda’. Sul ponte gli attivisti hanno anche inscenato una sorta di flash mob sdraiandosi a terra con addosso dei cartelli e hanno fatto affondare una casa di carta perché, hanno spiegato in una storia su Instagram, “stiamo letteralmente affondando”.
“A Milano – hanno spiegato gli ambientalisti che stanno facendo azioni simili in altre città – anche Debt for Climate, la campagna internazionale che promuove la remissione del debito dei Paesi del sud del mondo per agevolarne la decarbonizzazione”. La sostanza utilizzata, hanno poi precisato, è “fluoresceina, un sale innocuo per le persone e per la flora e la fauna. Infatti è usato da geologi, speleologi e anche da idraulici!”
La manifestazione e le azioni sono state riproposte in diverse città d’Italia. Stesso modus operandi per Torino, nel fiume Po, mentre a Bologna si è scelto il presidio del canale del Reno. A Roma è apparso uno striscione sull’isola Tiberina, mentre le acque del Tevere sono state colorate di verde. Anche le acque di Venezia si sono tinte: tre persone si sono calate dal Ponte di Rialto. Che dire: mah… Ma che razza di ambientalismo sarebbe?