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Economia | 04 novembre 2024, 07:00

Var a chiamata, passi avanti verso il ‘SI’

Prima del big-match di martedì 29 ottobre tra Milan e Napoli, il presidente della Lega Serie A, Lorenzo Casini, ha parlato dai microfoni di DAZN su due argomenti chiave per il futuro del calcio italiano.

Var a chiamata, passi avanti verso il ‘SI’

: l’utilizzo del VAR e la riforma dello statuto della FIGC. Casini ha proposto di introdurre un sistema di “challenge”, una novità già sperimentata in altri sport, che consentirebbe alle squadre di richiedere una revisione arbitrale su alcune decisioni critiche. Questo VAR “a chiamata” potrebbe rendere il gioco più trasparente, permettendo di gestire al meglio le situazioni dubbie e ridurre le polemiche. Tuttavia, come precisato da Casini, ogni eventuale modifica deve essere approvata da IFAB e FIFA, gli organi responsabili delle regolamentazioni calcistiche.

L’idea del “challenge” rappresenta un notevole passo in avanti, ma Casini ha evidenziato l'importanza di una corretta implementazione di questa innovazione. "Si è tornati a parlare del VAR a chiamata dopo alcune decisioni contestate all’inizio del campionato," ha spiegato, "ma è necessario definire regole precise e formare team specializzati, per assicurare trasparenza ed efficienza.” Il sistema di “challenge” offrirebbe alle squadre un maggiore controllo sulle decisioni, soprattutto in partite delicate, e sarebbe un supporto per contenere le discussioni sulle scelte arbitrali.

Per le squadre che si trovano nelle posizioni di rischio della classifica, dove ogni punto è prezioso, il challenge potrebbe essere un alleato importante anche per chi segue le schedine calcio online e cerca di anticipare i risultati per le squadre che rischiano di più la retrocessione in Serie B, come indicano le quote attribuite a Venezia (1.35), Lecce (1.90), Monza (2.00), Genoa (2.20), Cagliari (2.50), Verona (2.65), Parma (3.50), Empoli (5.00) e Como (7.50).

Parallelamente al tema del VAR, Casini ha discusso della riforma dello statuto FIGC, una misura volta a rafforzare l’autonomia e la stabilità della Serie A. Tra gli obiettivi della riforma c’è anche quello di migliorare la collaborazione con le altre componenti del calcio nazionale. "Questa settimana sarà cruciale per definire le proposte di riforma, che mirano a rendere la Serie A più forte e autonoma," ha dichiarato Casini, sottolineando come il nuovo statuto voglia contribuire alla crescita complessiva del calcio italiano. I cambiamenti previsti mirano a creare un equilibrio tra le componenti federali, incentivando un dialogo più strutturato e produttivo tra i principali attori del sistema calcistico.

La riforma sarà sottoposta a voto durante l’Assemblea Straordinaria della FIGC, fissata per il 4 novembre, una data che potrebbe segnare una svolta per il futuro della Serie A. L’autonomia auspicata darebbe nuovo slancio a progetti strategici, volti ad attrarre investimenti internazionali, potenziare le infrastrutture sportive e stabilizzare le risorse finanziarie dei club. Casini si è detto fiducioso nella possibilità di arrivare a un’intesa tra le varie componenti, sottolineando l’importanza della cooperazione per garantire benefici a tutto il calcio italiano.

Con una doppia prospettiva di evoluzione sul VAR e una riforma ambiziosa, il calcio italiano guarda al futuro, puntando a consolidare la competitività della Serie A e a offrire maggiore trasparenza nelle decisioni, per una competizione più giusta e appassionante.

Richy Garino

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