Negli ultimi anni, l’attenzione verso un’alimentazione sana e naturale è cresciuta esponenzialmente. Tra gli alimenti più promettenti, il topinambur si distingue per le sue straordinarie proprietà benefiche. Considerato per lungo tempo un tubero di nicchia, sta finalmente tornando sulle nostre tavole. Tuttavia, è ancora un ortaggio non facilissimo da trovare, sebbene sia disponibile nei mercati contadini, nei negozi di prodotti biologici e in alcune catene di supermercati. Per approfondire il suo valore nutrizionale e le sue potenzialità, ho condotto una ricerca scientifica su questo ortaggio, con l'obiettivo di farlo conoscere meglio ai lettori e offrire un’alternativa per variare l’alimentazione in modo sano e gustoso.
Il topinambur (Helianthus tuberosus), noto anche come carciofo di Gerusalemme, è una pianta della famiglia del girasole, originaria del Nord America. Un tempo coltivato diffusamente in Europa, è stato progressivamente dimenticato, lasciando spazio ad altri ortaggi più comuni. Oggi, però, grazie alla sua eccezionale composizione nutrizionale, sta vivendo una nuova stagione di gloria.
Tra le sue principali proprietà, si distingue per la capacità di regolare la glicemia, grazie all’inulina che aiuta a stabilizzare i livelli di zucchero nel sangue. Studi scientifici, come quello pubblicato sul Journal of Medicinal Food (2013), dimostrano che l’inulina può migliorare la sensibilità insulinica e ridurre il rischio di diabete di tipo 2. Inoltre, favorisce la digestione migliorando la flora intestinale e contrastando gonfiore e stipsi, come evidenziato in una ricerca dell’International Journal of Molecular Sciences (2019). Grazie al suo elevato contenuto di fibre, aiuta anche a controllare il peso, aumentando il senso di sazietà e riducendo la fame nervosa. Secondo uno studio pubblicato su Obesity Research (2002), il consumo regolare di fibre solubili come l’inulina può favorire la perdita di peso. Il topinambur supporta anche la salute del cuore, grazie all’alto contenuto di potassio che regola la pressione sanguigna. Il British Journal of Nutrition (2017) ha confermato che una dieta ricca di potassio contribuisce a ridurre il rischio di ipertensione. Infine, è una fonte preziosa di ferro, magnesio, fosforo e vitamine del gruppo B, essenziali per il benessere generale, come riportato nel Journal of Food Science and Technology (2020).
Nonostante i suoi numerosi benefici, il consumo di topinambur non è adatto a tutti. In particolare, le persone con sindrome dell'intestino irritabile (IBS) potrebbero risentire dell’alto contenuto di inulina, che può causare gonfiore e disturbi digestivi. Anche chi soffre di meteorismo o problemi digestivi potrebbe avvertire un aumento della produzione di gas intestinali. Inoltre, i diabetici che assumono insulina o farmaci ipoglicemizzanti dovrebbero consultare un medico prima di introdurlo regolarmente nella loro dieta, per evitare eventuali interazioni con i farmaci.
Versatile e dal sapore delicato, simile a quello del carciofo, il topinambur può essere consumato crudo in insalata per mantenere intatte tutte le sue proprietà, oppure cotto al vapore, in forno o come ingrediente in diverse preparazioni. Una ricetta gustosa e leggera per introdurlo nella dieta è quella delle chips di topinambur al forno: basta lavare accuratamente il tubero, affettarlo sottilmente e disporre le fette su una teglia con un filo d’olio extravergine d’oliva, sale e pepe. Dopo una cottura a 180°C per circa 15-20 minuti, si ottiene uno snack croccante e salutare.
Ancora poco conosciuto ma dalle straordinarie potenzialità, il topinambur merita di essere riscoperto nella nostra alimentazione quotidiana. Grazie alle sue proprietà nutrizionali e alla sua versatilità in cucina, rappresenta una scelta vincente per chi desidera un’alimentazione più varia e salutare.
Dott.ssa Rosanna Oriolo, Biologa Nutrizionista oriolo.87@gmail.com