Chamila Wijesuriyauna, la donna di 50 anni scomparsa da venerdì e trovata morta nel pomeriggio, aveva due ferite da taglio alla gola e sugli avambracci. E’ quanto ha rilevato il medico legale dopo il primo esame del corpo. La 50enne italiana e originaria dello Sri Lanka era vestita.
Da alcune immagini dei sistemi di video sorveglianza risalenti alle 15 di venerdì la di vede entrare nel parco Nord di Milano passeggiando tranquillamente con Emanuele De Maria, il detenuto ammesso al lavoro esterno che si è suicidato. L’ipotesi degli investigatori dei carabinieri della compagnia Sesto San Giovanni e del nucleo investigativo di Milano è che il 35enne abbia poi aggredito la donna. È invece terminata con un volo dal Duomo di Milano la fuga di Emanuele De Maria, il 35enne napoletano ricercato per l’accoltellamento sabato all’alba di un 51enne fuori dall’Hotel Berna di Milano – dove entrambi lavoravano – e sospettato di aver ucciso anche un’altra dipendente dell’albergo, sparita da venerdì e oggi trovata morta tra le sterpaglie del Parco Nord. Dall’ispezione esterna sul cadavere, il medico legale ha riscontrato due ferite da taglio alla gola e altre lesioni simili ai polsi. De Maria – detenuto a Bollate per aver sgozzato nel 2016 una 23enne nel Casertano e con il permesso di uscire dal carcere per lavorare come receptionist – intorno alle 13.40 si è suicidato lanciandosi nel vuoto dalle terrazze della cattedrale, finendo con un botto sull’asfalto di Corso Vittorio Emanuele II, di fronte alla Rinascente, tra lo sgomento e le urla della gente scappata dalla piazza.
L’uomo non aveva documenti ma è stato riconosciuto dalla polizia per i suoi vistosi tatuaggi sulle braccia e sul petto. In tasca, secondo quanto si apprende, avrebbe avuto una parte di un documento riconducibile a Chamila Wijesuriya, 50enne di origini cingalesi della quale il marito e il figlio avevano denunciato la scomparsa ai carabinieri di Cinisello Balsamo.