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Cronaca | 11 febbraio 2019, 12:13

Aperto il processo all'aggressore di Simona Rocca

Mario D'Uonno non partecipa all'udienza. In arrivo nuove accuse

L'auto di Simona Rocca in fiamme davanti all'Ovs di Vercelli

L'auto di Simona Rocca in fiamme davanti all'Ovs di Vercelli

E' rimasto in carcere Mario D'Uonno, autore dell'aggressione che è quasi costata la vita a Simona Rocca, commessa finita in prognosi riservata per le ustioni riportate dopo che l'uomo aveva dato fuoco all'auto in cui lei si trovava.

Lunedì mattina l'ex guardia giurata ha rinunciato a comparire in tribunale dove era in programma la prima udienza del processo per stalking che lo vedeva imputato per i fatti precedenti all'aggressione della scosa settimana.

Non c'era, ovviamente, nemmeno Simona Rocca, ricoverata al Cto di Torino, sedata e non è in grado di deporre. A rappresentare le parti, di fronte al giudice Paolo De Maria c'erano i legali Fabio Merlo e Andrea Fontana (per la vittima) ed Enrico Faragona per D'Uonno.

A sostenere l'accusa i pubblici ministeri Davide Pretti e Anna Caffarena che hanno proposto un breve rinvio per contestare a D'Uonno le accuse aggiuntive di tentato omicidio per l'aggressione che si è consumata nel parcheggio dell'Ovs. Sulla base delle nuove accuse, l'avvocato di D'Uonno avrà anche la possibilità di chiedere un rito alternativo. Si deciderà nella prossima udienza, fissata il 18 marzo.

redazione online Vercelli

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