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Attualità | 16 aprile 2019, 12:05

Metropolitana fino a Magenta e Trezzano? Ora non è un sogno, lo dice il Corriere

Metropolitana fino a Magenta e Trezzano? Ora non è un sogno, lo dice il Corriere

In gergo tecnico si chiamano dossier, ossia documenti programmatici. Non ci sono ancora fondi o date certe, ma la volontà di Milano e di ATM di estendere la rete metropolitana fino a Magenta e Trezzano, adesso, non è più solo una mera utopia.

Nei mesi scorsi avevamo già parlato del documento votato in Regione grazie a Silvia Scurati della Lega, con cui si chiedeva di impegnare il Pirellone per il prolungamento della Metropolitana fino a Settimo Milanese nel Programma Regionale di Sviluppo approvato in V Commissione Territorio e Infrastrutture al Pirellone. Lo fa sapere una nota del gruppo Lega al Pirellone.

“L’inserimento nel PRS del prolungamento metro fino a Settimo Milanese – affermava allora Silvia Scurati, consigliere regionale della Lega – rappresenta senza dubbio la volontà, da parte di Regione Lombardia, di portare avanti un’opera così fondamentale per la mobilità del nostro territorio”.

Oggi, sul Corriere della Sera, compare un pezzo che certifica la ferma intenzione del capoluogo metropolitano e della sua azienda di trasporti di mettere in campo il più ambizioso piano di estensione della ‘metrò’ verso l’area metropolitana mai concepito prima.

“Allo studio dei tecnici”, si legge, “c’è  anche un dossier che guarda addirittura al 2050, e contiene tutto un altro pacchetto di opere. Nessuna nuova linea, ma prolungamenti per spingere un po’ tutte le linee sempre più all’esterno. L’accordo di fine anno con la Regione ha finanziato gli studi di fattibilità economica finanziaria: analisi di costi e benefici che saranno pronti dal mese prossimo e fondamentali per capire in questo ventaglio, quali cantieri partiranno davvero non appena si rintracceranno le risorse. La M4 ancora non è pronta ma già si pensa a lanciarla in profondità a Sud-Ovest, a Buccinasco-Corsico-Trezzano sul Naviglio, e a Est, a Segrate e Pioltello. La M2 punta ad addentrarsi in un altro pezzo di Brianza, lungo l’asse che va a Vimercate. E Monza potrebbe non essere l’unica futura destinazione della «lilla». A Nord si immagina di sdoppiare i binari a Bignami: da una parte il capoluogo brianzolo, dall’altra la virata per Cinisello, Bresso e Cusano Milanino. Ma soprattutto, sul fronte opposto, la M5 potrebbe correre a Ovest verso Settimo e Magenta per «decongestionare» l’asse dell’ex statale Padana superiore. La M3 infine punta a Sud-Est, a Paullo, e a Nord, a Cormano e Paderno Dugnano. Per l’assessore alla Mobilità, Marco Granelli la cura choc del ferro per l’hinterland (che riguarda anche diversi progetti di metrotranvie) è l’unica opzione: «Serve investire per infrastrutturare l’area metropolitana e offrire un trasporto pubblico di massa libero dal traffico ai pendolari, così da invertire la tendenza a scegliere l’auto privata per venire a Milano».

Non succederà domani, e non sappiamo quando avverrà. Ma la metropolitana sino a Magenta e Trezzano non è più semplice e mera utopia.

Articolo tratto da www.ticinonotizie.it

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