Anche la Lomellina e la città di Mortara ricordano la figura del grande giornalista e scrittore Giampaolo Pansa, morto domenica scorsa a Roma all’età di 84 anni e i cui funerali si sono svolti oggi pomeriggio a San Casciano dei Bagni, in provincia di Siena.
Pansa imparò ad amare la terra di Lomellina, perché sua moglie, Lidia Casalone, sposata nel 1960 era di Mortara.
E in Lomellina è ambientato uno dei romanzi di più grande successo dello scrittore di origini piemontesi. “Le notti dei fuochi” presentato nel 2001 ed edito da Sperling e Kupfer ripercorre una delle fasi cruciali della storia italiana: il biennio rosso del 1919-1920, il sorgere dello squadrismo, il trionfo del fascismo con la marcia su Roma, i primi passi del regime e il delitto Matteotti.
Al centro della vicenda c'è la figura del lomellino Cesare Forni, dapprima leader delle camicie nere padane con Farinacci e Balbo, poi oppositore convinto del duce, in una contesa che non esclude l'assassinio.
Attorno a lui, una folla di personaggi appartenenti ai due campi in lotta, che testimoniano il disordine tumultuoso dell'epoca: D'Annunzio e il volo su Vienna con il giovane pilota Natale Palli, il primo Mussolini, Gramsci e Nenni, la bella contessa Carminati Brambilla, i killer neri Dumini e Volpi, i capi socialisti della Lomellina, a cominciare da Egisto Cagnoni.