Un Natale e un Capodanno da zona rossa, al limite arancione. E' quello che si prospetta per milioni di italiani dopo l'annuncio del giro di vite che il governo è intenzionato a stringere per far rispettare le norme anti Coronavirus.
Dopo le anticipazioni di ieri sera la stretta sembra ormai confermata, anche su pressione del Comitato tecnico scientifico che chiede norme più severe per scongiurare una rapida risalita dei contagi, anche alla luce delle immagini dello scorso fine settimana, quando i centri delle città italiane, Vigevano, Pavia e Voghera comprese sono stati presi d'assalto per shopping e passeggiate.
Il governo sembra intenzionato a trasformare tutta Italia in "zona rossa" o "arancione" nei giorni festivi e prefestivi dalla vigilia di Natale all'Epifania. E quindi dal 24 al 27 dicembre, dal 31 dicembre al 3 gennaio e il 5 e 6 gennaio, anche se il provvedimento potrebbe scattare già a partire dal prossimo weekend. Non si esclude neppure che nei prossimi giorni il presidente del Consiglio possa firmare un nuovo Dpcm al posto di quello attualmente in vigore.
Se fosse dichiarata la zona rossa quindi ci sarebbe la chiusura totale dei negozi non essenziali, oltre che dei bar e ristoranti: inoltre si potrebbe uscire di casa solo per comprovate esigenze. Nel caso invece dell'Italia "arancione" la chiusura riguarderebbe bar e ristoranti, riaperti almeno fino alle 18 solo domenica in Lombardia, oltre all'impossibilità di uscire dal proprio comune.