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Attualità | 26 gennaio 2021, 17:39

Lombardia, bagarre in consiglio regionale: espulsi cinque consiglieri dell'opposizione

A seguito dell'allontanamento dei cinque esponenti delle minoranza, i consiglieri del Partito Democratico e delle opposizioni hanno abbandonato l'aula. Regalato un pallottoliere a Fontana. Astuti (Pd): «Il presidente dia i dati e faccia partire la riforma»

Lombardia, bagarre in consiglio regionale: espulsi cinque consiglieri dell'opposizione

Bagarre oggi nell'aula del consiglio regionale della Lombardia, con le forte protesta dei consiglieri di opposizione nei confronti della giunta Fontana, al quale è stato donato polemicamente un pallottoliere; il presidente Fermi ha espulso dall'aula cinque esponenti delle minoranze e per protesta, i gruppi di opposizione hanno abbandonato i lavori. 

«Il gruppo regionale del Partito Democratico ha abbandonato questo pomeriggio l’aula insieme alle altre forze di opposizione dopo che alcuni consiglieri, tra cui il democratico Pietro Bussolati, erano stati espulsi dal presidente Alessandro Fermi - si legge in una nota del Pd - la protesta di PD, 5 Stelle, Azione e Civici era iniziata questa mattina durante la relazione del presidente Fontana, chiamato in Consiglio dalle minoranze dopo le imbarazzanti vicende legate alla rettifica dei dati e al conseguente passaggio della Lombardia in zona arancione. Dopo che Fontana ha negato ancora una volta qualsiasi errore da parte della Regione, i consiglieri dell’opposizione hanno iniziato una bagarre in aula, chiedendo con forza alla Regione di fornire i dati disaggregati e di procedere alla revisione della legge quadro sulla sanità regionale, la cui sperimentazione è scaduta a fine anno».

«Quanto è successo oggi- dichiara il consigliere varesino del Pd Samuele Astuti -segna un punto di svolta: o Fontana dà piena trasparenza sui dati della pandemia e fa partire la riforma della sanità regionale o noi continueremo a protestare, soprattutto in commissione sanità, perché le priorità devono essere queste». «Avevamo chiesto- conclude Astuti- al presidente Fontana di venire in aula a dare risposte sul grande pasticcio dei dati che è costato ai lombardi una settimana in zona rossa. Così non è stato, è venuto a ribadire le menzogne che aveva già detto nei giorni scorsi e si è rifiutato di fornirci ciò che chiediamo da mesi, ovvero i dati disaggregati che ci dicano come stanno le cose in Lombardia e rendano trasparente la situazione. Invece delle risposte è arrivata l’espulsione di alcuni colleghi, è evidente che non c’erano le condizioni per continuare i lavori».

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