Nella nostra città sono circa 4.000 i giovani che frequentano i diversi istituti superiori pubblici e privati. Un numero significativo che ha vissuto la pandemia che ancora oggi combattiamo, con particolare impatto. L’interruzione delle attività scolastiche in presenza, la sospensione di tutte le attività extra-curricolari, il rinvio di progetti di istruzione e formazione, l’allontanamento da rapporti con i propri coetanei, rappresentano una ferita difficilmente cancellabile, ma che negli anni potrà trasformarsi solo in una cicatrice da superare.
Dal 2015, con la legge denominata “La Buona Scuola” è stata ulteriormente valorizzata una modalità didattica innovativa, che attraverso l’esperienza pratica, aiuta a consolidare le conoscenze acquisite a scuola e testare sul campo le attitudini di studentesse e studenti, ad arricchirne la formazione e a orientarne il percorso di studio e, in futuro di lavoro, grazie a progetti in linea con il loro piano di studi. Si tratta dell’Alternanza scuola-lavoro, obbligatoria per tutte le studentesse e gli studenti degli ultimi tre anni delle scuole superiori, licei compresi, è un cambiamento culturale per la costruzione di una via italiana al sistema duale, che riprende buone prassi europee, coniugandole con le specificità del tessuto produttivo ed il contesto socio-culturale italiano.
L’avvento del Covid-19 ha reso necessaria la sospensione durante l’anno scolastico 2019/2020 delle attività formative in azienda, e ne ha messo in discussione lo svolgimento per l’anno corrente.
Da questa esigenza, dalla volontà di garantire ai nostri ragazzi delle classi 3° e 4° dei nostri istituti superiori, nasce il progetto “Alternanza scuola-lavoro sicura”.
La prima fase di questo piano vedrà coinvolti gli studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore “Caramuel Roncalli” con oltre 300 ragazzi che potranno così accedere all’alternanza scuola lavoro in totale sicurezza.
“Molte aziende” spiega Matteo Loria, dirigente scolastico dell’IIS. Caramuel Roncalli, “a differenza degli anni precedenti, faticano a ospitare i nostri studenti proprio per i timori legati alla pandemia e ciò sta mettendo in seria difficoltà l’Istituto che deve garantire agli studenti dei percorsi di alternanza tuttora obbligatori nel percorso formativo. Per questo abbiamo chiesto aiuto al Comitato di Vigevano della Croce Rossa Italiana per sottoporre i nostri ragazzi (in modo volontario) a tampone rapido poco prima di iniziare l’attività esterna”
E infatti di strategica importanza poter inserire in totale sicurezza gli studenti all’interno delle aziende , evitando l’insorgere di focolai o nuovi contagli e isolando, qualora necessario, casi COVID asintomatici che potrebbero rappresentare un rischio anche per la salute altrui.
“Da ormai 4 mesi abbiamo reso disponibile, grazie anche al contributo della Fondazione di Piacenza e Vigevano, una efficiente struttura volta a sottoporre il mondo del volontariato a tampone rapido. Presso il Polo Ugart infatti” spiega Andrea Motta, Presidente della CRI di Vigevano “ogni settimana accogliamo decine di volontari che vogliono in prima istanza proteggere se stessi e le proprie famiglie dai rischi di un eventuale contagio. Siamo certi dell’importanza di una sinergia con le strutture scolastiche volta a permettere nel futuro un pieno ritorno alla normalità per tutti i nostri ragazzi che come tante altre categorie, non ricevono l’attenzione necessaria a tutelare lo sviluppo psico-sociale necessario nella fascia di età dedicata alla propria formazione per il mondo del lavoro e per la propria vita.”
Il progetto “Alternanza scuola lavoro sicura” coinvolgerà nel breve termine anche altri istituti superiori.
“Ho rilevato questo bisogno ascoltando anche l’appello di decine di genitori preoccupati dal rischio di uno stop anche per l’anno in corso di questa opportunità formativa fondamentale;” spiega Paola Cavallini, Presidente della Commissione Politiche Educative del Comune di Vigevano “dopo un confronto con il Sindaco, l’Amministrazione Comunale si è subito attivata per poter garantire ai nostri studenti un sicuro e normale percorso didattico ed educativo.”
“Riteniamo fondamentale” conclude Andrea Ceffa, Sindaco della Città di Vigevano “permettere ai giovani di avere una giusta collocazione e formazione nel mondo del lavoro in questo momento delicato di pandemia e ringraziamo il Comitato di Vigevano della Croce Rossa Italiana e i dirigenti scolastici degli istituti di istruzione per la sensibilità rivolta ai giovani e alle loro necessità”