Aveva destato sospetti, aggirandosi all’interno di un esercizio commerciale del centro di Pavia, la ventunenne arrestata dagli agenti della Squadra Volante della Questura per tentato furto aggravato.
Erano da poco passate le 18 di pomeriggio, quando giungeva, alla Centrale Operativa della Polizia di Stato, la richiesta di intervento di un dipendente del negozio il quale riferiva che una donna aveva tentato di compiere un furto.
Prontamente, un equipaggio della Polizia di Stato, in servizio di controllo del territorio, si portavano sul posto dove, dopo aver fermato la donna, ricostruiva l’accaduto.
Il dipendente riferiva agli Agenti di aver notato la donna che, dopo aver girato tra le corsie del negozio e prelevato diversi capi di abbigliamento, si recava presso le cabine prova. Lo stesso, insospettito dal diverso tempo ivi trascorso dalla donna, si avvicinava e udiva dei rumori metallici presumibilmente riconducibili alla rottura delle placche antitaccheggio.
Il dipendente, una volta uscita la cliente dal camerino, accedeva all’interno e rinveniva, sotto lo sgabello, cinque placche antitaccheggio.
Gli operatori della Squadra Volante, giunti nel frattempo in loco, fermavano la donna e rinvenivano, sulla sua persona e nascosti all’interno della propria borsa, sette articoli, cinque dei quali risultavano danneggiati.
La stessa, inoltre, alla presenza degli agenti, tentava di disfarsi di un taglia cuticole ma veniva sorpresa e l’oggetto sequestrato.
Gli articoli, dal valore complessivo commerciale di circa 116,20 euro venivano restituiti al legittimo proprietario.
Gli operatori accompagnavano l’autrice del reato in Questura per l’identificazione. Terminate le formalità di rito la donna veniva tratto in arresto e condotta presso le camere di sicurezza della Questura in attesa del processo per direttissima.
Il 4 giugno scorso al termine dell’udienza, è stato convalidato l’arresto e il soggetto patteggiava, venendo così condannato a mesi quattro di reclusione, 150 euro di multa, con sospensione condizionale della pena.
La condotta dell’arrestata, è al vaglio della Divisione Anticrimine della Questura di Pavia per l’adozione di una adeguata misura di prevenzione da porre a suo carico.