Utilizzare la superficie dell’autostrada Torino-Milano – 125 chilometri che connettono i due principali poli economici del nord ovest – come gigantesco collettore di acqua piovana, che viene depurata e poi stoccata per successivi usi, sia agricoli che civili. Una risorsa che diventa preziosa soprattutto in periodi di grande siccità come quelli vissuti la scorsa estate.
E’ questo in sintesi l’avveniristico progetto promosso dal Gruppo ASTM, concessionario dell’autostrada, che sta prendendo forma nel novarese, nei pressi del casello Biandrate-Vicolungo della A4.
Come hanno spiegato Federico Lenti, direttore di tronco della A4 e Michele Blandino, amministratore delegato della società del gruppo Astm che sta realizzando i lavori, il sistema autostradale costituisce, “uno strumento straordinario per intercettare la risorsa idrica che, grazie ad un apposito sistema di raccolta e regimentazione, confluirà in grandi vasche di conservazione”.
Le vasche sono interrate e coperte da circa un metro di terra e potranno raccogliere fino a 6000 metri cubi di acqua. Tutte le tecnologie necessarie al funzionamento del sistema sono alimentate da pannelli fotovoltaici; l’impianto è collocato nell’area accanto al parcheggio utenti del casello di Biandrate-Vicolungo. “L’acqua stoccata – ha spiegato Bladino – sarà utilizzata sia per usi interni dall’autostrada (lavaggio dei pannelli fotovoltaici, alimentazione delle pompe di calore che riscaldano le strutture del casello, produzione della soluzione salina usata nei mesi invernali per il trattamento antigelo) sia per rientrare nel ciclo produttivo, in particolare per uso agricolo tramite cessione nel periodo di maggiori siccità alle aziende agricole o ai consorzi agrari della zona o per uso industriale”.
A visitare il cantiere, che sta procedendo in tempi molto rapidi (l’impianto sarà completato entro fine anno e entrerà in funzione nei primi mesi del 2023) è arrivato questa mattina il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio. “Qui siamo di fronte – ha detto – ad un esempio di vera economia circolare. Si realizzano infrastrutture stradali efficienti e sicure, ma che insieme rispettano e aiutano l’ambiente”.
“Abbiamo visto nella scorsa estate – ha aggiunto – quanto è importante conservare l’acqua quando c'è per utilizzarla quando non c'è. E in questo caso si realizza un impianto che fa esattamente questo. Come Regione Piemonte siamo orgogliosi di essere i primi in Italia a sperimentare questa tecnologia”.
L’impianto di Biandrate è il primo di una serie di interventi di questo tipo previsti lungo la A4. A partire dal prossimo anno sarà avviata la progettazione per realizzarne altri lungo tutta la tratta, di cui due di particolare rilievo all’interconnessione con la Tangenziale Nord di Torino – A55 e presso lo svincolo di Chivasso Centro.