Ha trascorso una notte tranquilla il bambino di 12 anni rimasto ferito ieri nell’incidente che ha coinvolto un velivolo delle Frecce Tricolori e l’auto sul quale il bambino viaggiava con i genitori e la sorellina di 5 anni (che invece ha perso la vita).
Trasportato all’ospedale Regina Margherita, il bambino all’arrivo in è stato sedato per precauzione, medicato per le ustioni che hanno interessato quasi il 30% del corpo e ricoverato in Rianimazione. Anche per lui, come per i genitori è stato attivato supporto psicologico con una psicologa esperta per i casi pediatrici. Sul bimbo questa mattina é iniziato il graduale risveglio dalla sedazione precauzionale con il supporto della stessa psicologa. Le condizioni cliniche complessive sono buone e lo stato generale non preoccupa e le ustioni seguiranno il loro percorso di cura.
I genitori sono fuori pericolo
Anche i genitori sono stati tenuti in osservazione tutta la notte al Cto. Marito e moglie hanno riposato e non ci sono problemi clinici gestionali nonostante le ustioni riportate che non stano particolari preoccupazioni. Tanto che questa mattina poco dopo le 11 l'uomo, Paolo, 49 anni, è stato dimesso con 20 giorni di prognosi. A bordo di un’auto dei carabinieri, ha raggiunto il Regina Margherita per andare dal figlio 12enne.
“Il papà - hanno raccontato i sanitari del Dipartimento di Anestesia e Rianimazione della Città della Salute - ha ripercorso un migliaio di volte questa volta la scena cercando di chiedersi come avrebbe potuto fare diverso”.
Dimesso anche il pilota
Ieri sera, intanto, è uscito dall'ospedale anche il pilota del Pony 4, Oscar Del Dò, al comando del velivolo delle Frecce Tricolori precipitato. Era stato ricoverato per accertamenti all’ospedale Giovanni Bosco subito dopo l’incidente. Prima, appena atterrato con il paracadute, aveva cercato lui stesso di prestare soccorso, scoprendo immediatamente della morte della bimba.
Ivrea, si indaga per omicidio colposo
La procura di Ivrea, nel mentre, ha aperto un fascicolo per disastro aereo e omicidio colposo. Ora le indagini, affidate ai carabinieri del comando provinciale di Torino, si concentreranno per accertare le esatte cause dell’incidente che dovranno stabilire se a provocarlo è stato l’impatto del velivolo con uno stormo di uccelli, così come è stato ipotizzato nell’immediato dell’accaduto. Tra gli accertamenti da effettuare, occorrerà una consulenza tecnica su motore e sugli strumenti in dotazione al velivolo e sarà necessario decriptare i dati della scatola nera e analizzare le conversazioni tra il pilota e la torre e quelle con gli altri colleghi della pattuglia.