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Cronaca | 17 settembre 2023, 19:29

Frecce Tricolori: per il pilota possibile a breve l'iscrizione nel registro degli indagati

L'uomo che era al comando dell'aereo caduto sarebbe "molto provato", ma fisicamente sta bene. L'Aeronautica militare rende noto, intanto, di aver incontrato i famigliari della bimba di 5 anni morta nell'incidente

Frecce Tricolori: per il pilota possibile a breve l'iscrizione nel registro degli indagati

Il pilota del Pony 4 che ieri era al comando del velivolo delle Frecce Tricolori che si è schiantato in fase di decollo, uccidendo una bimba di 5 anni, potrebbe essere iscritto a breve nel registro degli indagati.

A confermarlo il generale Luigi Del Bene, comandante delle forze Cfo combattimento di Milano che interpellato al proposito ha spiegato: “Ancora non è stato ufficialmente notificato ma di solito sono atti dovuti che vengono messi in essere dalla magistratura, quindi è probabile che in giornata possa succedere questo”. Le ragioni per cui il pilota dovrà essere indagato, come atto dovuto, è per rendere utilizzabili nei suoi confronti atti irripetibili che si dovranno fare, a prescindere da qualunque valutazione di merito sulla sua condotta. La procura di Ivrea ha intanto aperto un fascicolo per disastro aereo e omicidio colposo.

Il pilota è ancora a Torino

Questa mattina ho incontrato personalmente il pilota che si trova complessivamente in buono stato fisico, ma è moralmente molto provato per quanto accaduto", ha spiegato Del Bene. Il pilota è ancora a Torino in attesa di sbrigare le ultime pratiche a supporto della magistratura, "poi in giornata credo lascerà la città”.

"A disposizione della magistratura. Cause? Ora non si può escludere nulla"

Sull'incidente, Del Bene ha spiegato: "L'Aeronautica continua a supportare due attività principali: una è l'indagine della magistratura che è in corso e contestualmente l'indagine interna che è a cura dell’ispettorato della sicurezza del volo". Mentre sulla dinamica dell'incidente ha chiarito: “Sulle cause non si può escludere nulla, tra cui il ‘bird strike’, di sicuro c’è stata un’avaria grave al motore che di fatto ha smesso di funzionare. Quello è stato il motivo per l’aeroplano ha perso repentinamente velocità e quota fino all’impatto che è avvenuto nell’ultimo momento disponibile, una volta che il pilota si era assicurato che il velivolo impattasse nella zona di rispetto e libero da abitazioni o da altri ostacoli”. 

“Il pilota - ha detto ancora il generale - ci ha riferito del danno al veicolo e che il motore non spingeva più, dopodiché si è concentrato nella condotta, nel portare, cioè il velivolo fuori da zone abitate o da edifici, perché il tempo a disposizione essendo a quota bassissima è veramente ristretto, nell’ordine di pochi secondi per prendere decisioni con un aeroplano che non vola più”.

La visita alla famiglia della vittima

L’Aeronautica ha già incontrato il padre e la madre della bambina deceduta nell'incidente e del fratellino dodicenne attualmente ricoverato in ospedale con ustioni. "Tutta la mia forza armata - ha raccontato ancora il generale - è in un momento di forte cordoglio e di vicinanza alla famiglia per il tragico evento”.

da Torinoggi.it

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