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Attualità | 12 giugno 2025, 12:26

Vigevano, lo sfogo di una cittadina privata del diritto di votare allo scorso Referendum

Riceviamo e pubblichiamo integralmente

Vigevano, lo sfogo di una cittadina privata del diritto di votare allo scorso Referendum

"A causa di una imbarazzante inadempienza commessa dalla Polizia Locale nel procedimento di accertamento demografico, sono stata privata del diritto di votare allo scorso Referendum.

Vi spiego in maniera più dettagliata quanto è accaduto.

Il 25 febbraio 2025 ho fatto richiesta di cambio residenza in quanto mi sono trasferita da Robecco sul Naviglio a Vigevano. Pur avendo indicato come fascia oraria preferenziale quella pomeridiana, i Vigili sono passati mentre ero ancora al lavoro. Ho chiamato decine e decine di volte i recapiti che loro stessi mi hanno lasciato nella buca delle lettere, tuttavia non ha mai risposto nessuno.

Preoccupata per il prolungarsi delle tempistiche (la data del Referendum si stava avvicinando), diverso tempo fa ho chiamato l'Ufficio Elettorale per spiegare la situazione, ma un dipendente mi ha tranquillizzata dicendomi che la mia tessera elettorale era già pronta per il ritiro. Quindi munita di foglio di iscrizione alla sezione elettorale di Vigevano e di nuova tessera elettorale, mi sono recata al seggio. È stato lì che ho scoperto che in realtà avrei potuto votare solo nel comune di Robecco sul Naviglio.

Tempo addietro ho inviato 2 Pec di reclamo per il fatto che i Vigili non erano mai disponibili né a rispondermi, né a richiamarmi. Mi è stato risposto che sì, la fascia oraria preferenziale viene chiesta al momento della richiesta di cambio residenza, ma non viene realmente trasmessa al Comando di Polizia Locale. Hanno però taciuto sul fatto che, a distanza di 3 mesi, non fossi ancora riuscita a prendere un appuntamento per essere reperibile in casa nel giorno e nell'orario a loro più congeniali. Disperata, qualche giorno fa ho preso qualche ora di permesso dal lavoro per andare in Comune a prendere appuntamento con un referente dell'ufficio demografico (l'appuntamento è stato preso per il 20 giugno). Ho fatto quanto fosse nelle mie possibilità per concludere la pratica di accertamento, anche perché, oltre alla votazione, il mio timore era quello di non poter prendere un medico a Vigevano.

L'Ufficio Anagrafe a livello procedurale non è stato meno imbarazzante del Comando dei Vigili: infatti ha prodotto, stampato e rilasciato una tessera elettorale con accertamento demografico non ancora concluso. Che senso ha?

Provate ad immaginare tutte le possibili complicazioni del caso:

- il cittadino ha la libertà di recarsi a votare anche a ridosso della chiusura del seggio, ma, trovandosi nella situazione in cui mi sono trovata io, potrebbe non fare in tempo a raggiungere il seggio del precedente comune di residenza (ad esempio io non sono automunita);

- il cittadino potrebbe avere problemi di salute, anche non gravi e momentanei;

- il cittadino potrebbe essersi trasferito da un'altra regione, per cui organizzare un viaggio all'ultimo momento potrebbe essere difficoltoso sia per motivi economici che per motivi lavorativi".

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