Ingegneri dell’aria, così amano definirsi da 50 anni.
Quando, nell’aprile 1969, ICSS (Industria Cartaria Santo Spirito) dava il via alla sua avventura imprenditoriale, forse non immaginava la strada che avrebbe percorso e il successo che avrebbe ottenuto da lì a pochi anni.
Nasceva, di fatto, una nuova professione: quella di “ingegneri dell’aria”, ossia di produttori di un materiale che – con solo il 2% di plastica – sarebbe riuscito, da quel momento in poi, a proteggere vite (caschi e seggiolini auto per i bambini), essere di aiuto fondamentale nel campo medico (trasporto di organi e vaccini), ridurre lo spreco alimentare (cassette per pesce e verdura freschi) e salvaguardare l’integrità delle vendite della GDO (imballo per elettrodomestici).
Erano gli anni Sessanta, un periodo in cui si stava perfezionando il processo di ristrutturazione economica che avrebbe avuto importanti conseguenze sociali nei paesi di nuovo sviluppo industriale com’era l’Italia in quel periodo.
La visione d’impresa dei fondatori di ICSS – Adriano e Carlo Garbagna – aveva così posto le fondamenta di quello che oggi è il Gruppo ICSS, che quest’anno celebra i suoi 50 anni di crescita e di successi.
Ancora oggi industria famigliare rivolta alla produzione e commercializzazione di articoli in polistirolo espanso e cartone ondulato destinati prevalentemente al mercato dell’imballaggio (food e non food) e dell’isolamento termico, la ICSS - nei decenni che seguirono la sua fondazione - ha saputo aprire un fronte sempre più ampio nella delocalizzazione di parte della propria produzione grazie a investimenti all’estero mirati.
E se inizialmente questi investimenti interessarono principalmente la cerchia dei partner abituali, ovvero gli altri paesi maggiormente sviluppati, l’analisi della situazione contingente (proprio perché anche questi paesi attraversavano analoghe difficoltà) ha portato ad indirizzare la nuova ondata di investimenti esteri verso i paesi a basso costo della manodopera.
Così oggi, con cinque siti produttivi localizzati in posizioni strategiche (quattro in Europa e uno nel sud-ovest della Turchia Mediorientale), la ICSS SpA di Gropello Cairoli è sede dell’omonimo Gruppo, una costellazione di aziende gestite centralmente dallo stesso management e controllate dalla stessa proprietà. La formula del successo di 50 anni di attività è tanto semplice quanto difficilmente replicabile: massima efficienza produttiva, grande professionalità tecnica e decisa volontà di riduzione dei costi superflui.
Un atteggiamento che in questi anni ha reso il Gruppo vincente e riconosciuto a livello europeo per la sua affidabilità e competitività in più di un paese. Risultati che nel 2019 l’hanno portato a raggiungere la leadership europea tra tutte le aziende produttrici di Polistirolo Espanso[1]: un riconoscimento prestigioso giunto proprio nell’anno delle celebrazioni del 50esimo di questa realtà, ma anche un impegno diretto per l’ambiente, in un momento in cui le plastiche devono dimostrare di essere un valore aggiunto per il pianeta. Un incarico che si traduce in attenzione nei confronti di Persone e Ambiente, Ecodesign e Efficienza, Riusabilità e Riciclabilità: i punti cardinali che da sempre guidano il Gruppo nel suo cammino.
“Tra le sfide più recenti di ICSS mi piace citare Biofoam®, un progetto innovativo per la ricerca e la verifica di materiali per imballaggio ecosostenibili in alternativa al Polistirolo espanso” come spiega Paolo Garbagna CEO e Presidente del Gruppo. “Si tratta di un prodotto completamente compostabile, non derivato da combustibili fossili quindi totalmente amico dell'ambiente e che può essere smaltito nell’ ”umido”.
La capacità di affrontare sempre nuove sfide, in linea con l’evoluzione dei tempi e nel rispetto del Cliente, ha accompagnato in questi 50 anni ICSS che si trova a festeggiare dieci lustri di professionalità, crescita e progetti innovativi.