Il quotidiano on line Open fa il punto su quello che potrebbe accadere a Natale, "incrociando" tutte le ipotesi al vaglio del governo e le indiscrezioni più attendibili. «L’obiettivo del governo - scrive, tra l'altro, il quotidiano di Enrico Mentana - è quello di fare in modo che la maggior parte delle regioni retrocedano in zona gialla entro il 3 dicembre».
La novità principale è rappresentata dallo scenario che prevederebbe due Dpcm distinti, uno dal 3 dicembre ai giorni della vigilia di Natale, l'altro per tutto il periodo delle feste. Il primo permetterebbe, come già raccontato anche dal Corriere della Sera, l'apertura di tutti i negozi con orario prolungato alle 22 - con ingressi scaglionati e il rispetto delle regole già in vigore su capienza massima, distanza e igiene - ma anche di ristoranti, bar e pub oltre che dei centri commerciali nel weekend per permettere lo shopping. Il coprifuoco in questa prima fase sarebbe alle 23 o a mezzanotte, quanto meno si ragiona su questi orari.
Attenzione, però: «Si potrebbe procedere a riaperture graduali - continua Open - che conservino le restrizioni più severe in quelle province in cui il livello di rischio è ancora troppo alto per permettere di abbassare la guardia». Durante le feste (24-31 dicembre), con il secondo Dpcm, il coprifuoco sarebbe allungato all'una di notte, o comunque a mezzanotte. Vietati eventi in piazza e feste pubbliche o private.
Raccomandazioni per le cene tra parenti (6 persone massimo a tavola nei ristoranti, così come sarà consigliato a casa) con l'idea di consigliare di vedere i nonni in videochiamata.
E la mobilità tra regioni? Si era partiti dicendo che tra le zone rosse sarebbe stata impossibile, e forse così sarà, ma in caso di miglioramento dei dati, e con l'ipotesi di un allentamento generale in fascia gialla, secondo Open tornerebbe in gioco anche la possibilità di «tornare a casa per rivedere i famigliari».
La scuola, aggiunge ancora Open, «sarà l’unico settore che non godrà di allentamenti per dicembre»: si potrebbe «ragionare sul ritorno in classe ad almeno dopo il 6 gennaio».