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Cronaca | 23 settembre 2022, 18:16

Insulti sui social al varesino morto in Ucraina, la famiglia di Banjamin Giorgio Galli denuncia gli haters

Dopo la notizia della morte del ventisettenne di Bedero Valcuvia, volontario della legione straniera di Kiev, profilo invaso da insulti. Il dolore e l'indignazione dei familiari: «Agiremo per tutelare il suo sacrificio»

Benjamin Giorgio Galli

Benjamin Giorgio Galli

Insulti sui social a Benjamin Giorgio Galli, il volontario della legione straniera di Kiev originario della provincia di Varese ucciso in Ucraina nel corso del conflitto: la famiglia ha deciso di denunciare gli utenti che hanno preso di mira con commenti inappropriati le foto del ragazzo di Bedero Valcuvia che nella giornata di lunedì 19 settembre è morto in un ospedale militare di Kiev.

Tutto è incominciato con la notizia della scomparsa del ventisettenne della provincia di Varese che in marzo si era unito alla Legione Internazionale dell’esercito ucraino. L’articolo pubblicato da VareseNoi è stato ripreso dai maggiori network di informazione nazionale e ne hanno parlato persino in Olanda (Benjamin era cittadino olandese) e in Brasile. A quel punto molti utenti di Facebook hanno deciso di assalire l’account privato del giovane combattente ricoprendolo di insulti.

La famiglia, amareggiata davanti al linciaggio mediatico, è rimasta ferita: prima la sorella, Anna Victoria Galli, ha invitato gli amici di Benjamin a segnalare i commenti inappropriati, poi la zia, Milena Galli, che ha affermato che la memoria di Benjamin non merita questo trattamento.

Il padre di Benjamin, Gabriel Galli, ha postato su Facebook una foto di suo figlio al fronte in cui lo si vede con la mimetica ucraina, l’elmetto e una mitragliatrice. La didascalia della foto dice: “Mio figlio era un volontario! Che nessuno osi avanzare supposizioni!”

La rabbia della famiglia è comprensibile: non solo un loro parente è caduto per le ferite riportate in combattimento (pare a causa di una bomba a grappolo russa) ma a questo dolore va unito il dolore della memoria del figlio oltraggiata. 

I famigliari di Benjamin si sono rivolti quindi all’avvocato milanese Piero Porciani, che ha detto: «Agiremo di conseguenza per tutelare il sacrificio di Benjamin» mentre l’account del volontario italo-olandese è stato modificato: nessuno può più commentare le sue foto. Una mossa per fare in modo che la famiglia Galli possa piangere Benjamin senza il dolore degli insulti degli haters.

Kenji Albani - VareseNoi

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