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Attualità | 13 marzo 2024, 12:07

La stampa internazionale sportiva parla lomellino: Gianni Merlo e i 100 anni di Aips

L’AIPS attualmente è presente, attraverso le associazioni nazionali, in 164 Paesi e conta più di 9.000 membri

La stampa internazionale sportiva parla lomellino: Gianni Merlo e i 100 anni di Aips

Da quando lo sport è diventato un movimento non solo fatto di competizioni ma anche sociale (a partire dalle Olimpiadi moderne del 1896) ci si rese conto che non bastava partecipare, come il motto decubertiano recitava, ma anche raccontare le gesta e le emozioni che solo lo sport sa suscitare.

La storia dell’AIPS (Associazione Internazionale della Stampa Sportiva)

Nasceva dunque a Parigi il 1° luglio 1924 l’Association Internationale de la Presse Sportive (AIPS), in occasione dei VIII Giochi Olimpici. Era ancora un’epoca che potremmo ancora definire pionieristica per lo sport, ma già capace di suscitare interesse in tutto il mondo, proprio grazie anche alla stampa. Da allora AIPS ha organizzato 85 Congressi in tutto il mondo e il 2 luglio di ogni anno celebra la Giornata Mondiale dei Giornalisti Sportivi.

L’AIPS attualmente è presente, attraverso le associazioni nazionali, in 164 Paesi e conta più di 9.000 membri. La sede è a Losanna e l’Associazione è riconosciuta dal CIO (Comitato Olimpico Internazionale) e da tutte le grandi federazioni sportive come FIFA, UEFA e altre. E’ composta da quattro Sezioni Continentali che le permettono di essere più presente in tutti gli angoli del mondo… Gli scopi principali dell’AIPS si richiamano alla cooperazione tra le associazioni aderenti nella difesa dei valori dello sport e degli interessi professionali dei membri, di rafforzare l’amicizia, la solidarietà tra i giornalisti sportivi di tutte le nazioni e garantire le migliori condizioni di lavoro possibili per i membri. Il progetto “Young Reportes AIPS” si prefigge poi di investire nella cultura, offrendo alle prossime generazioni di giornalisti sportivi un’opportunità unica per migliorare le proprie conoscenze e competenze. Il Presidente in carica dal 2005 è il vigevanese Gianni Merlo (membro anche della Commissione Stampa del CIO).

Gianni Merlo: una vita a servizio dello sport “raccontato”

Abbiamo incontrato Gianni, autentica “icona” del giornalismo sportivo italiano ed internazionale, per farci raccontare le emozioni del centenario di AISP e le prospettive future del mondo dei media.

Gianni, cento anni di stampa sportiva. Migliaia di articoli e di servizi di approfondimento, in tutte le lingue del mondo, rappresentano un patrimonio di inestimabile valore sportivo, culturale e sociale. Con quali emozioni vi accingete a celebrare questo importante traguardo?

È un sentimento molto particolare, perché avverto il peso della responsabilità. 100 anni fa colleghi illuminati hanno aperto una nuova strada al giornalismo sportivo. Avevano capito l’importanza del nostro ruolo e volevano difenderne la genuinità. Adesso, 100 anni dopo, dobbiamo difenderne la dignità e la serietà. La professione è sotto assedio dall’Intelligenza Artificiale e dalla massa di Content Creator (influencer) che vogliono minare la nostra credibilità.

In questo secolo, trascorso raccontando lo sport mondiale, si sono evolute le tecniche di comunicazione e, soprattutto, sono mutate le esigenze di rendere sempre più immediata ed efficace la trasmissione delle notizie e degli eventi. Nostalgia dei tempi in cui si poteva lasciare “decantare” la notizia per non sciupare la suspence e l’attesa dopo un evento sportivo?

Io credo che sia sbagliato lasciarci travolgere dalla nostalgia. Il passato deve solo insegnarci a non commettere gli stessi errori e deve fornirci l’esperienza necessaria per affrontare positivamente le nuove sfide. Dobbiamo adeguarci ai nuovi mezzi di comunicazione, l’importante è non dimenticare quale sono i principi fondamentali del giornalismo e la sua correttezza.

Lo sport è anche uno strumento di pace. Lei che ha partecipato come giornalista, oltre a tantissimi altri eventi sportivi mondiali anche a ben 13 Giochi Olimpici Invernali e 12 Giochi Olimpici Estivi, meglio di altri può confermare come la fratellanza trovi la massima espressione proprio nello sport. Cosa può dirci al riguardo?

Lo sport usa un linguaggio che tutti possono comprendere e permette anche alle diverse generazioni di comunicare fra loro. È uno strumento di pace e deve continuare ad esserlo anche in un momento delicato come questo.

Parlando di futuro professionale dell’attività di giornalista sportivo e più in generale della comunicazione attraverso i media, ritiene che l’introduzione dell’intelligenza artificiale possa rappresentare una minaccia per la libera professione e soprattutto per l’indipendenza di giudizio del giornalista?

Come ho già anticipato l’Intelligenza Artificiale può essere un pericolo, perché è stata creata sfruttando il nostro lavoro, senza che ci venissero riconosciuti né i meriti, né la retribuzione monetaria. È una sorta di furto di copyright mascherato da innovazione. Sarebbe sbagliato parlarne solo in modo negativo, perché può essere anche molto utile se usata seguendo delle regole e soprattutto l’etica.

Chiudiamo con un risvolto personale. Quanto la inorgoglisce rappresentare il movimento giornalistico sportivo italiano nel mondo?

È chiaro l’orgoglio esiste. Devo molto alla Gazzetta dello Sport, che mi ha accompagnato in questa avventura professionale. Senza la “rosea” non sarebbe stato possibile arrivare a questo traguardo. Lo ammetto: essere presidente mondiale fa un certo effetto, perché richiede un impegno totale e un lavoro quotidiano, ma permette di fare esperienze uniche, che permettono anche di capire che cosa sta cambiando nel mondo e talvolta di consente di intervenire e risolvere situazioni delicate, che hanno anche una rilevanza politica generale.

L’evento filatelico

Da segnalare che San Marino emetterà il 19 marzo prossimo un francobollo commemorativo (prezzo €. 2,45 in fogli da 12), dedicato al Centenario dell’AISP. Un valore postale che rappresenta l’intero movimento della stampa internazionale e non a caso parte dalla piccola Repubblica del Titano che festeggia anche i 40 anni della locale Associazione Sanmarinese Stampa Sportiva. Un messaggio, quello sigillato attraverso il francobollo, che inorgoglisce i giornalisti sportivi, i quali ci hanno raccontato e continuano a raccontarci con passione, il bello dello sport che illustra un mondo parallelo, legato all’impegno ed al sacrificio degli atleti per appassionare ed esaltare la fratellanza tra i popoli. 

 

Giuseppe De Carli

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