Ha dovuto affrontare una vita difficile, Vincenza. Fin da bambina, quando perse il papà a soli 3 anni. Ma ha sempre lottato, ha studiato, lavorato e formato una bellissima famiglia.
Adesso è volata via a 101 anni, Vincenza Contino Schillaci, ma il suo amore e i suoi insegnamenti resteranno sempre nei cuori dei suoi cari: i figli, le nuore, i nipoti e i pronipoti. Le daranno l'ultimo saluto venerdì alle ore 9.30 (9.15 il rosario) nella chiesa parrocchiale del Redentore a Busto Arsizio. Nella città dove ha compiuto metà del suo lungo percorso: nata e cresciuta in Sicilia, è venuta in Lombardia cinquantenne per allevare i suoi nipoti.
La nuora Carmela parla con commozione: per lei, Vincenza non era una suocera, ma una mamma. «Ha perso il papà da bambina, è andata in orfanotrofio ma come sua sorella ha studiato e ha lavorato». Si era spostata da Nicosia a Enna dove aveva trovato un impiego alle Poste». La guerra ha stravolto tutto e le due donne sono dovute tornare nel paese.
Ma poi Vincenza si è sposata, ha avuto due figli maschi. Nella generazione successiva, tutti fiocchi rosa. Infine, i cinque adorati pronipoti.
«Era battagliera e molto saggia - dice Carmela - Aveva una grande fede». Rosari, messe e comunione scandivano i suoi giorni. Non stava mai ferma, sempre a ricamare: e quei fantastici corredi che oggi hanno un valore affettivo straordinario.
La saggezza si nutriva di umiltà. A chi le chiedeva il segreto di una vita così, rispondeva: «Ho avuto un bravo marito». L'aveva detto anche quando aveva ricevuto la vicesindaco Manuela Maffioli che aveva portato gli auguri del Comune per i 100 anni.
Vincenza può essere salutata nella Casa "Le Origini" di viale Sicilia 5 in questi giorni.