Indecorosi. Lo strazio, per fortuna, è concluso. L'unica e vera Italia è la Svizzera e manda a casa la nazionale più vuota della storia delle fasi finali di Europei e Mondiali. Una nazionale con la palla, e le palle, contro una nazionale di vaganti: non c'è storia. Tant'è che anche quando lo svizzero Schar dal nulla prova a segnare nella sua porta, il pallone giustamente decide di ribellarsi al più assurdo e ingiusto gol azzurro, e si stampa sul palo.
È l'Italia di cui vergognarsi: subisce lo 0-2 alla prima azione del secondo tempo, pallone di Vargas all’incrocio dei pali dopo 30 secondi, che fa il paio con quello dopo 23 secondi preso dall’Albania. È una nazionale fantasma di un allenatore pieno di parole ma vuoto di sostanza che torna da dove è arrivata: nel nulla dei suoi sguardi vuoti e spenti da vaganti. Due soli le palle azzurre ricordabili di queste 4 partite: quelle di Donnarumma.
Null’altro da dire perché non c’e’ nulla. Se non quattro partite che hanno fatto disamorare dal calcio e da un'Italia imbarazzante e improponibile con sei undicesimi nuovi rispetto all'ultima partita, come se fossimo in un turno infrasettimanale del campionato di Terza Categoria e qualcuno non potesse arrivare in tempo al campo perché impegnato al lavoro, aveva già subito il primo gol (Freuler smarcato da Vargas) e non un altro paio grazie all'unico giocatore degno d'essere qui, Donnarumma.
La Croazia, di sicuro, non avrebbe fatto questa figuraccia.