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Attualità | 18 settembre 2024, 11:41

Vigevano: al via il progetto “In carcere non si finisce… si ricomincia”

Venerdì 20 settembre

Vigevano: al via il progetto “In carcere non si finisce… si ricomincia”

L’iniziativa sarà presentata presso la Casa di Reclusione di Vigevano il 20 settembre 2024 APERTO A VIGEVANO IL NUOVO CALL CENTER BEE.4: IN CARCERE NON SI FINISCE... SI RICOMINCIA Operativo da tre mesi il nuovo spazio di lavoro che dà opportunità di impiego a 9 detenuti. 

“In carcere non si finisce... si ricomincia” è il nome del progetto promosso dalla direzione della Casa di Reclusione di Vigevano in collaborazione con le imprese sociali bee.4 altre menti e Divieto di Sosta per avviare una nuova filiera di attività lavorative all’interno dell’istituto di pena. Il prossimo venerdì 20 settembre, all’interno del carcere, avrà luogo una conferenza stampa di presentazione ufficiale dell’iniziativa e del nuovo call center, alla presenza del Sottosegretario alla Giustizia Andrea Ostellari e dei responsabili delle aziende partner: la società di telecomunicazioni Eolo Spa, la società di produzione energetica Dolomiti Energia, la società Sielte Spa e la società TeamSystem. 

Durante l'evento sarà proiettato un breve documentario, realizzato dal fotografo e videomaker Walter Meregalli, che racconta il percorso compiuto e l'impatto delle attività lavorative in carcere e del quale è possibile vedere una versione teaser al seguente link: https://youtu.be/Iq0tTlBVs-Y. 

L'obiettivo del progetto è offrire alle persone detenute opportunità di qualificazione professionale, impegnando positivamente il tempo della pena in linea con l'art. 27 della Costituzione, che ne sottolinea la finalità rieducativa: “Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato.” 

Le possibilità di impiego messe a disposizione riguardano l’erogazione di servizi di assistenza clienti per le imprese partner, che hanno sposato l’idea di un carcere moderno, capace di creare valore e occasioni di riscatto per le persone che custodisce. 

Attualmente, nove persone stanno lavorando con un regolare contratto a tempo pieno e altre nove hanno avviato un percorso formativo in vista di una possibile assunzione entro la fine del mese di settembre. 

Nelle parole della dott.ssa Rosalia Marino, direttrice del carcere di Vigevano, tutta la soddisfazione per questa importante tappa: “Abbiamo iniziato a lavorare a questo progetto sul finire dello scorso anno, perché non volevamo arrenderci all’idea che Vigevano dovesse essere un carcere privo di opportunità e di speranze. Eravamo stati in visita al carcere di Bollate ed eravamo rimasti colpiti dall’impatto prodotto sulla vita dell’istituto dalle attività lavorative promosse da bee.4 altre menti. E ci siamo detti: ‘Perché non realizzare anche qui a Vigevano qualcosa di simile?’” 

“Crediamo che all’interno dei luoghi di pena siano custoditi tanti talenti che chiedono di essere svelati. Nel corso degli undici anni di storia di bee.4, sono state tante le persone che hanno avuto modo di scoprire inedite prospettive di futuro. Ci sentiamo investiti da una missione: portare oltre le mura di Bollate quanto di buono abbiamo sperimentato fin qui, offrendo a persone che vivono il carcere in contesti difficili come quello di Vigevano opportunità per ricominciare. Dobbiamo un grande ringraziamento al coraggio delle imprese nostre partner che, insieme a noi, credono in un carcere diverso, che sa costruire qualcosa di buono per il presente e il futuro delle persone che ospita,” ha dichiarato Pino Cantatore, Presidente di bee.4 altre menti. 

Files:
 Programma Inaugurazione Vigevano (1.6 MB)
 Bee4 altre menti Presentazione (3.0 MB)

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